Vlahovic o Belotti, questo è il problema (forse)!

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Vlahovic Belotti

Con il rinnovo di Ibrahimovic sempre più probabile, si infiamma il duello per l’altra prima punta rossonera della stagione 2020/2021: analizziamo i due nomi accostati al Milan e capiamo cosa potrebbero portare al Diavolo in caso di trasferimento.

Dusan e Andrea.

2000 e 1993.

Serbo e italiano.

Fiorentina e Torino.

Mancino e destro.

Scadenza nel 2023 (nessuna intenzione di rinnovare per Vlahovic) e 2022.

Entrambi in pianta stabile nella rosa della propria Nazionale.

Questi sono i due calciatori che i rumors affiancano alla squadra di mister Pioli per la prossima stagione sportiva.

Il campionato del Diavolo è stato condizionato dalle assenze di Zlatan (13 partite saltate su 28) e sostituti sempre adattati o anch’essi indisponibili (vedi Mandzukic).

Questi dati impongono alla dirigenza rossonera di ricercare una prima punta da alternarsi con il gigante svedese,correlativamente alla filosofia imposta dalla proprietà americana.

Quali sono i pro ed i contro dei due candidati per il futuro attacco?

DUSAN VLAHOVIC

190 cm, potenza fisica e capacità balistiche fuori dal comune.

Alla prima vera stagione da titolare in Serie A si trova a 12 reti e 2 assist.

Già dai tempi della primavera viola rubava l’occhio per capacità di finalizzare.

Da fuori area, da rapace, in acrobazia, da dentro l’area piccola.

Il repertorio del serbo è completo e la giovanissima età lo porta ad essere uno dei prospetti più interessanti dei prossimi anni del calcio internazionale.

La capacità di vedere la porta, la protezione della sfera e la collaborazione attiva al gioco sono i tre punti in cui è migliorato maggiormente durante questa stagione.

Il temperamento del ragazzo è un elemento che più di tutti va smussato all’interno delle partite, con un’immaturità naturale che talvolta appare durante alcuni momenti della partita, così come una passività (sia mentale che tattica) che ancora permane in alcune situazioni di gioco, soprattutto quando il risultato è negativo e non riesce ad incidere come vorrebbe.

Questa componente, che già è presente all’interno della rosa in calciatori come Rebic, Theo, Ibra ed altri, andrebbe ad aumentare il nervosismo in alcune fasi del match, essendo un ragazzo molto pacato fuori dal campo ma fumantino in seguito all’andamento del match .

Il suo idolo è Zlatan e la sua dimensione ideale del futuro è un team di alto rango, ragion per cui il suo identikit può essere perfettamente calzante con quello tipicamente tracciato dai rossoneri: giovane, dal grande potenziale e tra l’altro già inserito nel campionato italiano.

Dusan può essere la chiave del presente e del futuro del Milan: un attaccante tecnicamente completo che sotto l’ala del suo esempio svedese può diventare uno dei migliori in Europa e fare le fortune del club di Via Aldo Rossi, ma che Commisso non lascerà andare via a buon mercato.

ANDREA BELOTTI 

Il Gallo è l’attaccante della Nazionale e il capitano del Torino.

11 reti e 6 assist nel campionato corrente, con una capacità di incidere sull’andamento della propria squadra tra i top: nonostante la posizione di classifica della squadra e l’ultimo mese con prestazioni che sono state penalizzate dalla positività al covid sua e di parte del gruppo squadra, è riuscito a farsi convocare da mister Mancini per le gare di qualificazione ai prossimi mondiali di calcio e a realizzare una rete nella vittoria contro la Bulgaria, diventando il terzo marcatore di sempre dell’Italia in trasferta.

Capace di rifinire l’azione con goal e assist, giocare per la squadra e dotato di uno spirito di sacrificio tipico che porterebbe qualsiasi allenatore ad innamorarsi calcisticamente di lui, Andrea è in grado di fare reparto da solo.

Segugio in area ma sempre più bravo a legare in fase di costruzione, lo si vede spesso anche ripiegare in fase difensiva per dare una mano ai propri compagni, configurandosi come vero e proprio attaccante moderno.

Il contro di Andrea è il fatto che sia balisticamente differente rispetto al serbo precedentemente analizzato, in quanto capace di incidere a livello realizzativo ma con un arsenale di giocate inferiore rispetto a quello del centravanti lombardo.

Rossonero fin da bambino, è già stato accostato più volte al Milan negli anni scorsi ed è stato trattato da Mirabelli nel famoso anno del passaggio alla proprietà cinese.

Belotti sarebbe il 9 perfetto da affiancare a Ibra, pronto per fare il salto in una grande squadra e il  potenziale titolare in alternanza con lo svedese.

In scadenza nel 2022 e con i granata in bilico nella lotta salvezza, il costo del cartellino, rispetto a qualche anno fa, calerà drasticamente, quindi questa sessione di calciomercato sarà una possibilità senza precedenti per le sue contendenti per portarlo via dal Filadelfia.

La sfida è iniziata: chi è il vostro preferito?

Sarà uno di loro la prossima punta del Diavolo?

photocredits torinofc.it

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