In uno speciale su Sportweek, Bobo Vieri ha commentato i tantissimi bomber che si contenderanno il titolo di capocannoniere in Serie A.

Olivier Giroud: “È un grande. È un centravanti vero, e ha tanta esperienza. I compagni sanno sempre dove si trova perché lui è bravo a farsi vedere. Gioca di sponda, spalle alla porta, arretra, protegge la palla per far salire la squadra. Fa reparto da solo. Non segnerà tanto, ma fa gol decisivi.”
Dusan Vlahovic: “È uno dei migliori centravanti giovani d’Europa. È veloce, attacca bene la profondità. Ha grandi margini di miglioramento in ciascun aspetto del gioco, tecnico, atletico e tattico.”
Romelu Lukaku: “In Italia sposta gli equilibri. È fisicamente una belva ma, proprio per questo, deve sempre allenarsi al massimo: grosso com’è, ha bisogno di essere tirato a lucido per sprigionare la sua potenza e fare la differenza. Con Lautaro forma una coppia perfetta.”
Victor Osimhen: “Una gazzella. Alto ma velocissimo: se ti prende due metri, non lo acchiappi più. È mobilissimo, un difensore non capisce mai quale direzione sta per prendere. Può scartare a sinistra come a destra. Per questo è molto difficile da marcare.”
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Tammy Abraham: “Molto, molto forte. Strano che sia in Italia: di solito, da noi gli inglesi non vengono. È un giovane di qualità, completo sotto tutti i punti di vista. E sa giocare al calcio, per sé e per i compagni.”
Ciro Immobile: “Un goleador come ce ne sono pochi, lo dicono i numeri. Il suo continuo movimento in campo fa torto al cognome: Ciro attacca la profondità praticamente sempre. È molto solido, sai che 20-25 reti li metterà a segno. Compensa con il fiuto per il gol un fisico non eccezionale.”
Luka Jovic: “Dico la verità, lo conosco poco. Il fatto è che nel Real Madrid si è visto pochissimo. Del resto, quando hai davanti uno come Benzema, dove vai? Però all’Eintracht ha fatto bene, 17 gol in una sola stagione, anche se nelle ultime tre ne ha segnati solo 8 tra Liga e Bundes.”
Duvan Zapata: “Come Giroud, fa reparto da solo. Quando sta bene è dura fermarlo, perché è grosso e forte. Si trascina dietro i difensori, si allarga a sinistra per assistere col mancino i compagni. E gioca semplice.”
Fabio Quagliarella: “Grande esperienza Quaglia! Alla sua età, quasi 40 anni, ancora battaglia coi difensori. La Samp si salva coi suoi gol. E che gol: destro e sinistro per lui sono la stessa cosa, vede la porta da ogni posizione, tira forte e preciso da lontano, in area inventa magie. Favoloso.”
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