Verso Udinese-Milan: quando la decise il Faraone
Sabato sera (20.45) il Milan vola a Udine per dimenticare subito la delusione di Champions League e continuare a lottare per lo scudetto.
Non sarà però una passeggiata: l’Udinese è sempre avversario tosto, soprattutto in Friuli. Alla Dacia Arena i precedenti infatti parlano chiaro: le vittorie del Milan sono 17, quelle bianconere 14 e i pareggi addirittura 18. Delle ultime 10, i rossoneri ne hanno perse ben 5, l’ultima delle quali difficile da mandare giù per colpa di una delle bestie nere del Milan: Rodrigo Becao.
Nonostante la pesante assenza di Roberto Pereyra, sarà difficile affrontare l’Udinese perché il mondo bianconero è stato scosso da una notizia inaspettata in settimana. La dirigenza ha deciso infatti di esonerare Luca Gotti ed affidare la panchina ad interim al suo secondo, Gabriele Cioffi, in attesa della firma dello spagnolo Paco Jemez.
Per quanto riguarda i rossoneri invece, la situazione è la stessa dei giorni appena passati. Ai box ci sono ancora tanti, troppi nomi: Calabria, Castillejo, Rebic, Pellegri e Giroud oltre al lungodegente Simon Kjaer. Si deciderà invece a ridosso della partita per Rafa Leao, uscito acciaccato dopo il match con la Salernitana. Pioli punterà con tutte le probabilità su Ibrahimovic in attacco, supportato da Saelemaekers, Brahim Diaz e Krunic. Dietro spazio invece per Kalulu a destra e per Romagnoli di fianco a Tomori.
Come di consueto noi di Radio Rossonera proviamo a farvi rivivere le emozioni del passato, anche se come detto in apertura non è facile trovare ricordi lieti in quel della Dacia Arena.
Torniamo indietro fino al 2012. Il Milan è campione d’Italia in carica, ma a differenza della stagione passata deve fare i conti con una outsider inaspettata: la Juventus di Antonio Conte. Dopo un grande pre-stagione, coronato dalla vittoria in Supercoppa contro l’Inter, i rossoneri iniziano il campionato in sordina vincendo solo una delle prime 5 partite giocate. Gli acquisti di gennaio non sembrano risollevare gli animi: arrivano Muntari, Mesbah e Maxi Lopez dal Catania.
Sarà proprio uno di questi invece a dare una svolta alla stagione del Milan. Dopo due brutte prestazioni contro Lazio e Napoli, il Milan si presenta in una Dacia Arena in fase di ristrutturazione con una formazione rimaneggiata, a causa degli infortuni (sì, ci facevamo male anche in passato) e delle squalifiche di Ibrahimovic e Van Bommel.
La partita inizia male per i rossoneri: l’Udinese di Guidolin è molto forte (chiuderà il campionato al 3° posto) e va subito in vantaggio con Di Natale, per poi rischiare di raddoppiare ben due volte nei minuti successivi. La squadra non reagisce e Allegri è preoccupato: la prestazione è finora impalpabile.
Nella ripresa il Milan comincia ad attaccare e va vicino al pareggio, esponendosi però ai contropiedi dei velocisti friulani. La svolta arriva al minuto 77, quando il nuovo arrivato e appena entrato Maxi Lopez mette in porta il pallone dell’1-1 dopo una respinta corta di Handanovic. I rossoneri si caricano e trovano il gol vittoria dieci minuti dopo: Emanuelson trova in profondità ancora l’argentino, che guarda in mezzo e serve a Stephan El-Shaarawy un pallone che non può sbagliare. La partita finisce 1-2, l’Udinese perde in casa per la prima volta in stagione e il Milan aggancia momentaneamente la Juventus in testa alla classifica. Galvanizzati da questa vittoria, i rossoneri batteranno pochi giorni dopo l’Arsenal in casa per 4-0 negli ottavi di Champions.
Rileggi QUI le parole dell’ex Deulofeu in vista della partita di sabato
photocredits: acmilan.com