Un nuovo prestito per Nasti dal Milan, continua la sua esperienza in Serie B con la maglia del Bari: il comunicato ufficiale
Marco Nasti non resterà al Milan nemmeno per quest’anno. C’era molta curiosità intorno al futuro del classe 2003 reduce da un’ottima stagione al Cosenza: adesso è ufficiale. Insieme a Lorenzo Colombo, che pare destinato anch’egli al prestito (ma solo dopo che il Milan avrà acquistato un altro attaccante) Nasti lascia Milanello un’altra volta dopo l’avventura calabra e si accasa al Bari. Su 27 presenze stagionali, l’attaccante prodotto dal vivaio rossonero ha siglato 5 gol. Quello che salta all’occhio, però, è la pesantezza di queste reti. Ora per Nasti inizia una nuova esperienza al Bari, in Serie B. La formula non è nuova per i rossoneri, ma è la stessa utilizzata con Colombo al Lecce nella scorsa stagione e con Maldini all’Empoli alcuni giorni fa. Nasti va al Bari in prestito con diritto di riscatto e controriscatto da parte del Milan.
Nasti va al Bari: il comunicato ufficiale dei pugliesi
Il Bari ha ufficializzato l’arrivo dell’attaccante Marco Nasti dal Milan con un comunicato ufficiale sui propri canali:
SSC Bari comunica di aver acquisito a titolo temporaneo, con opzione di riscatto e controriscatto, i diritti delle prestazioni sportive del calciatore Marco Nasti (Pavia, 17.09.2003); l’attaccante sarà da subito a disposizione di mister Mignani nel ritiro di Roccaraso.
Prodotto del settore giovanile del Milan, grazie alla brillante stagione ’21-’22 con la Primavera rossonera (16 reti in 24 partite), attira le attenzioni del Cosenza in Serie B che lo prende in prestito e gli regala l’esordio tra i professionisti nella scorsa stagione. Con i calabresi gioca 27 partite segnando 5 reti e risultando determinante per la salvezza dei rossoblù.
Benvenuto Marco!
Nasti al Bari, ma nel futuro ancora il Milan?
Nel corso della passata stagione, Nasti non ha mai nascosto la sua voglia di tornare al Milan. Anzi, lo scorso aprile, in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, aveva dichiarato:
“Ho rubato tanto da Giroud, una prima punta come me. Per come si arrabbia se sbaglia una minima cosa e nell’azione dopo fa di tutto per non ripetere l’errore. Ho capito che la differenza con i “grandi” non è la tecnica quanto l’atteggiamento, il temperamento. Basta vedere come chiamano la palla, sembra una cavolata ma fa la differenza. Precario in prestito? Assolutamente no. Anzi, per me significa soprattutto crescere, diventare uomo. Ed è anche uno stimolo per dimostrare al Milan quanto posso valere”
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