Un retroscena di mercato svelato dell’agente: Udogie piaceva a tutti, anche al Milan! Ma in quel momento…
Destiny Udogie è finito in Premier League, al Tottenham, il quale l’aveva prima prelevato dall’Udinese e poi lasciato in Friuli per proseguire l’apprendistato: ma avrebbe potuto giocare al Milan? È una delle opzioni che prefigura l’agente e intermediario internazionale Stefano Antonelli. Intervistato dal portale online Tuttomercatoweb, parla del suo assistito in relazione alla Nazionale di Luciano Spalletti e svela qualche retroscena di calciomercato. In particolare, poi, Antonelli si sofferma sul coraggio dei grandi club italiani, che a volte manca per permettergli di investire sui giovani talenti. Di seguito, due domande con relative risposte che riguardano l’esterno degli Spurs che in Inghilterra sta stupendo tutti.

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Out a causa del flessore
UDOGIE E NAZIONALE: Fuori dalle convocazioni di Spalletti: facciamo chiarezza? “Il primo a essere dispiaciuto è Spalletti. Nelle ultime convocazioni ha dato segnali forti. Purtroppo nella gara contro lo Sheffield United, in casa, Destiny ha avuto un problema al flessore. Il Tottenham ha fatto di tutto per recuperarlo col Chelsea, partita peraltro sciagurata: ha giocato 60′ prima dell’espulsione ma dopo si è ritenuto opportuno non rischiare, ci sarebbe stato il rischio di una ricaduta. Destiny fino all’ultimo tuffo ha tentato di convincere lo staff del Tottenham che per lui la Nazionale era qualcosa di eccezionale, è un ventenne che mi diceva ‘vogliamo entrare nella storia, far parte di questo gruppo nella rincorsa all’Europeo vuol dire far parte della storia‘”.
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Richiesto da tutti
RETROSCENA DI MERCATO: Sarebbe potuto rimanere in Italia? “Se c’è un limite che i club italiani ancora oggi non riescono a superare è il coraggio dell’investimento. Invito chiunque e sfido chiunque a dirmi quale club italiano non lo voleva. Lo volevano tutti: in quella fase, l’unico che ha ritenuto opportuno accelerare è stato Gino Pozzo con l’Udinese. L’ha preso a 2,8 milioni e lo ha venduto dopo dieci mesi a 26 milioni. Ora con quello che sta Udogie facendo non ha un prezzo definito ma parlammo con la Juventus, con il Milan, con l’Inter… Destiny piaceva a tutti, tutti lo avrebbero voluto ma in quel momento non c’era lo slancio per definire questa operazione. Non investiamo sugli italiani è un luogo comune capitato anche a Udogie”.
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