Udinese-Milan 1-1

“Alla lunga gli infortuni pesano”
Sembra una frase già sentita, già l’abbiamo già letta, ascoltata, e magari anche scritta noi stessi. Neanche un anno fa.
Si perché il Milan di novembre/dicembre sembra stia iniziando a risentire non tanto di qualche infortunio in particolare ma di un periodo di assenze che sembra non finire mai.
Periodo che è iniziato la scorsa stagione e che purtroppo non ha ancora intenzione di terminare.
Il leitmotiv è semplice: infortuni, alcuni giocatori che fanno più partite del dovuto, buoni risultati, rientri, ma poi nuovi infortuni e alla fine del secondo “circolo vizioso” la squadra inizia a essere stanca, poco lucida e in calo atletico.
Il Milan post Udine sembra esattamente essere alla fine del secondo circolo vizioso.
La cosa preoccupante è che è uno scenario già visto a inizio 2021 e il fatto che neanche un anno dopo si ripresenti somiglia molto a quello che chiameremmo errore recidivo.
La gara di sabato sera lascia anche alcuni dubbi di formazione, con già tanti assenti, rinunciare anche a Kessie e Tonali è parso come un rischio che in questo momento la squadra non è in grado di correre ma nessuno, come sempre, può dimostrare che la gara sarebbe andata diversamente con l’ivoriano e il classe 2000 in campo dal 1 minuto.
Anche perché le lacune si sono viste anche in altre zone del campo: la difesa senza Kjaer è parsa meno sicura, Theo è ancora lontano dalla sua forma migliore sia atletica che mentale e l’attacco è troppo orfano dei suoi esterni sinistri.
La soluzione sarebbe risolvere alla base questo problema infortuni perché pensare ogni volta che il mercato debba essere fatto in base a essi è avvilente e neanche può da solo sopperire ad un numero così elevato di assenze.
Di fatto però ciò che si può fare nel breve è stringere i denti fino alla tanto desiderata pausa natalizia, ritrovare l’unione che ha spesso contraddistinto il Milan di Pioli e perché no l’orgoglio ferito da prima in classifica ora seconda, perché questa squadra può ancora battere i suoi fantasmi e arrivare davanti a tutti.
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