Torino-Milan

LA PARTITA
Pioli ripropone lo stesso undici sceso in campo a Torino contro la Juventus, unica eccezione Rebic per l’infortunato Ibrahimovic.
La squadra rossonera parte subito bene, con un paio di buone azioni e al 18′ si porta in vantaggio. Diaz porta palla da destra verso sinistra e serve T. Hernandez al limite dell’area, il terzino francese vede lo spiraglio giusto e calcia di collo pieno, palla che si infila in rete all’altezza del secondo palo. Sette minuti più tardi, Rebic imbuca per Castillejo, lo spagnolo viene atterrato in area e Guida indica il rigore. Kessie si presenta dal dischetto e realizza il 2-0.
Al 36′ azione fotocopia del rigore, Rebic nel ruolo di rifiniture, vede l’inserimento di Calabria e lo mette solo davanti al portiere, il terzino va in rete, ma il Var annulla per un fuorigioco millimetrico.
La ripresa inizia subito bene per i rossoneri. Al 50′ Kessie recupera palla al limite dell’area del Torino e serve Diaz, rigore in movimento, piattone sinistro e palla in rete, 3-0.
Il Milan non si ferma e continua ad attaccare, piovono le occasioni da rete. Al 62′ grande azione in contropiede che si conclude con un pallonetto di T. Hernandez, Sirigu battuto e rete del 4-0.
Poco più tardi arriva il 5-0. Calhanoglu serve Krunic che entra in area e allarga per Rebic, il croato non si fa pregare e fulmina Sirigu.
Al 72′ ripartenza in campo aperto di Leao che arriva davanti a Sirigu e appoggia per Rebic che a porta libera realizza la rete del 6-0.
Non è finita perché al 79′ arriva il 7-0, lancio lungo di Dalot, sponda di testa di Krunic per Rebic che di ginocchio realizza la sua tripletta.
Vittoria clamorosa della squadra rossonera che entra in campo con la giusta convinzione e cattiveria e porta a casa una vittoria fondamentale. Manca ancora poco per tornare a sentire la nostra musichetta preferita …
ANALISI TATTICA
Milan che si schiera con il classico 4-2-3-1. Costruzione dell’azione dal basso con un rapido possesso palla per poi cercare la verticalizzazione su Diaz o Calhanoglu saltando così il centrocampo granata.
La squadra crea tante azioni di pregevole fattura, ogni giocatore si posiziona nel punto giusto e fa la giocata giusta. Pioli dimostra ancora una volta di aver dato un’identità chiara e precisa, qualunque sia l’interprete. Ognuno sa quello che deve fare ed in quale momento della partita.
La partita si è chiusa con il 3-0 di Diaz, da quel momento in poi il Torino ha smesso di giocare ed il Milan ha avuto vita facile. I rossoneri sono tornati a correre nel momento più importante di tutta la stagione.
CURIOSITÀ
Quindicesima vittoria in trasferta in questo campionato per il Milan, eguagliato il record dell’Inter. Mai nessuno ha fatto meglio in tutta la storia della Serie A. Dopo ben 52 anni il Milan torna a vincere con almeno 7 goal di scarto (Milan-Udinese 7-0). Altri ricorsi storici: l’ultima volta che la squadra rossonera aveva realizzato almeno 7 reti risale al 1996, 7-1 contro la Cremonese a S. Siro. In trasferta bisogna tornare indietro ancora qualche anno, 1992 Fiorentina-Milan 3-7.
DICHIARAZIONI
Pioli: “Queste ultime partite contro Torino e Juventus sono state due trasferte difficili ma vinte e abbiamo dato un segnale a tutti. Manca ancora una vittoria e speriamo arrivi preso. Se posso fare un paragone col ciclismo siamo a 3 chilometri dalla vetta. Due settimane fa ci davano tutti per morti ma ora abbiamo il destino nelle nostre mani. Questo è un gruppo fantastico e non smetterò mai di dirlo”.
Il mister e la squadra sono stati bravi a ritrovare subito la concentrazione giusta dopo i passi falsi con il Sassuolo e con la Lazio conquistando così tre vittorie consecutive con 12 goal fatti e nessuno subito.
T. Hernandez: “Io lavoro bene ogni giorno e aspetto anche la chiamata della Nazionale. Per diventare il top devo allenarmi giorno dopo giorno e raggiungere gli obiettivi“.
Il terzino francese conferma la sua crescita anche dal punto di vista difensivo. Dovrà lavorare ancora tanto per diventare un top nel ruolo sia dal punto di vista offensivo che difensivo.
Nicola: “Siamo particolarmente arrabbiati con noi stessi anche se i ragazzi credo che non abbiano responsabilità. La responsabilità è mia, ho caricato troppo la partita, ci tenevamo a fare una prestazione incredibile contro un avversario di qualità. Quando ci fanno i complimenti ce li prendiamo, quando non facciamo bene bisogna dirlo. Non abbiamo tempo per pensarci troppo. La prestazione non è stata all’altezza delle aspettative; l’unica cosa che si può dire è che i tanti gol subiti sono nati anche dal fatto che stavamo provando a trovare uno spunto per ravvivare la partita”.
In questo momento delicato Nicola fa bene a togliere responsabilità alla squadra. Le prossime tre partite (da considerare anche il recupero con la Lazio) saranno fondamentali per le sorti del Torino.
TOP & FLOP
Come nella partita contro la Juventus nessuna prestazione negativa per i giocatori rossoneri. Da sottolineare l’ennesima enorme prestazione di Kessie, padrone assoluto del centrocampo. T. Hernandez sembra essere tornato sui suoi livelli, seconda doppietta per lui con la maglia rossonera. Bene anche l’attacco. Diaz da seguito alla buona prestazione di domenica fornendo l’assit per l’1-0 e realizzando la rete del 3-0 che di fatto chiude la partita. Rebic, mattatore della serata con una tripletta, si fa notare anche per un paio di ottime giocate mettendo in porta i compagni.
In generale grande prestazione di tutta la rosa rossonera.
photocredits acmilan.com
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