il 25/05/2022 alle 11:55

Tonali: “Non abbiamo avuto paura dei derby, ora non è più come prima!”

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Intervistato insieme al mister dai microfoni di DAZN nello speciale scudetto, Sandro Tonali ha parlato del suo sogno coronato.

Sandro Tonali

Sul suo attaccamento al rossonero
“E’ molto alto, quando vinci poi cambia tutto. A Reggio Emilia c’erano tanti tifosi, ma abbiamo realmente capito quello che avevamo fatto solo quando siamo tornati a Milano. Da tifoso ho già vissuto questi momenti, nel 2011 avevo aspettato la squadra e quindi so cosa vuol dire. Non ho voluto fare video, ma ho deciso di vivere questi momenti e me li terrò sempre con me”.

Qual è il messaggio più bello che hai ricevuto?
“Ne ho ricevuti tanti. Mia nonna è venuta a vedermi contro l’Atalanta, è quello il messaggio più bello. Pensavo mi dicesse di no visto il caldo che fa e invece mi ha detto subito di sì. Mi ha reso davvero felice”.

Su Zlatan Ibrahimovic
“Anche quando non gioca resta in piedi tutto il tempo in panchina per sostenerci. Dopo la partita contro il Sassuolo ci ha preso come fossimo suoi figli, ci ha parlato e ci ha fatto ripercorrere tutto quello che abbiamo fatto negli ultimi due anni e mezzo. Spero continui, è importante averlo al nostro fianco. Lui alza tanto il livello in allenamento e non vuole mai perdere nemmeno le partitelle. A proposito, vi svelo un segreto: nelle ultime settimane, la squadra titolare non ha mai vinto una partitella”.

Su Alessandro Florenzi
“Ci ha dato un’energia in più, è uno che non si spegne mai. Lui, come anche Ibrahimovic stesso, Kjaer e Giroud, ci hanno parlato tanto prima delle partite. Nelle ultime gare, soprattutto, ci hanno aiutato tanto”.

Sul paragone con Daniele De Rossi
“Mi fa molto piacere essere paragonato a lui. Tra quelli ancora in attività mi piace molto Thiago Alcantara: sa sempre cosa fare e trova sempre giocate che gli altri non vedono”.

Sull’alchimia del gruppo
“E’ stato un mix perfetto. L’anno scorso ci siamo un po’ studiati e abbiamo lavorato per diventare quelli di quest’anno. E’ stato fondamentale anche come si sono adattati quei giocatori che arrivavano dall’estero come Kalulu e Tomori. Sono arrivati in punta di piedi, due grandi professionisti oltre ad essere due brave persone. Maignan lavora dalla mattina alla sera, ha una voglia di migliorarsi allucinante. Arriva sempre per primo a Milanello. Questi ragazzi ti hanno fatto capire che c’era tanta voglia di vincere”.

Sulle sensazioni di inizio anno
“Sapevamo che lo scorso anno c’era una squadra senza dubbio più forte di noi, e che sarebbe stato difficile vincere. Penso che quest’anno comunque non fossimo la squadra più forte del campionato, ma abbiamo dimostrato di poter fare qualsiasi cosa insieme. Penso che l’Inter, a livello di rosa, era la più forte. Ma noi abbiamo messo in campo veramente tutto, ed è quello che ci ha permesso di diventare la squadra più forte del campionato”.

Su Gianluigi Donnarumma
“Mi ha scritto, ci sentiamo spesso anche perché ci vediamo spesso in nazionale. Io spero che abbia vissuto bene questa vittoria. Sono felice per lui per il fatto che sia andato in una realtà diversa dal Milan, ma che gli ha dato comunque la possibilità di vincere qualcosa d’importante e subito. Un portiere forte come lui deve pensare a divertirsi e a nient’altro”.

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Sul migliore della stagione
“Leao, perché è il giocatore che nei momenti di difficoltà, ci ha fatto vincere diverse partite.”

Sul momento chiave della stagione
“Penso che il derby di ritorno ci abbia dato una spinta in più”.

Su cosa è cambiato nei derby
 “Non c’è più quell’assedio, non c’è più quella paura del derby quando dovevi credere nell’occasione per vincere. Ce la giochiamo ad armi pari perché abbiamo capito di esser forti”.

Sulla rivelazione della stagione
“Kalulu”.

Sul gol più bello
“Theo contro l’Atalanta. Sapevo che sarebbe andato in porta, in allenamento lo fa sempre”.

Sulle parate più belle e sulla differenza tra Mike e Donnarumma
“Quelle su Abraham contro la Roma e nel derby. Tirare in allenamento a Gigio era difficile perché ti copriva la porta in una maniera impressionante. Mike invece ha una reattività incredibile. Nel momento in cui tu pensi di avergliela messa all’incrocio e pensi che per lui sia impossibile arrivare a prenderla, lui ci arriva. Ha una reattività e una forza impressionanti”.

Sul suo gol più bello e sul suo gol più pesante
“La punizione contro il Cagliari. Ovviamente quello con la Lazio”.

Sulla sua giocata migliore
“Il gol che ho fatto a Bergamo con l’Atalanta. Ho pressato alto Freuler, cosa che poi è frutto del gioco del mister. Noi spesso troviamo posizione a 3-4 metri dall’avversario, lasciandolo senza giocate. Giocando uno contro uno, o la ridà al portiere o deve fare una giocata di qualità”.

Sul suo percorso di maturità in Serie B
“La Serie B mi ha fatto bene. Sono arrivato in un momento in cui non c’era il VAR, dove si fischiava poco. Ho preso botte, calci e pugni a palla lontana. Ho giocato contro dei martelli e questo ti aiuta, te lo porti avanti per tutta la vita. Ho fatto più di 80 partite con il Brescia e mi sono servite tutte. Lì il gioco era basato sul ritmo, sull’agonismo, sui calci. In B si lotta su ogni centimetro e ci sono giocatori che ti vogliono mangiare tutto”.

Su dove può migliorare
“Nella tempistica degli interventi. Perché se mi spostano la palla e prendo l’avversario, nove volte su dieci è giallo”.

Cosa chiederai a Santa Lucia adesso?
“Mi sa che le abbiamo già chiesto tanto. Magari vincere una Champions, magari non subito anche se sarebbe meglio. Il mio sogno è quello dei nostri tifosi. Vincerla sarebbe indescrivibile”.

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Sandro Tonali
Tonali Milan

photocredits: acmilan.com

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