Tonali
Sandro Tonali, alla vigilia della gara di domenica sera contro l’Inter, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera. Ecco le sue parole:
Sul Milan che arriva al derby a +7 sull’Inter
“Onestamente non me lo immaginavo. Ma noi pensiamo a noi stessi: la continuità sta facendo la differenza, siamo partiti come lo scorso anno con idee ben precise, grazie al lavoro di Pioli e alla vicinanza del club. La strada è quella giusta”.
Sul voto che darebbe al Milan in questo inizio di stagione
“10 come le vittorie in campionato? Troppo alto. Anche perché in Champions non siamo andati bene. In campionato siamo da 9, per come stiamo giocando e dimostrando di essere una squadra in tutte le partite. Il 10 arriverà solo se vinciamo lo Scudetto”.
Sulla possibilità di vincere il titolo
“Tutti crediamo nello Scudetto ed è giusto così. Se in 11 partite, non due, abbiamo dimostrato di potercela giocare, vuol dire che siamo una grande squadra, quindi abbiamo il dovere di crederci. Il campionato è lunghissimo ed è difficile dire se esiste davvero una favorita. Noi continuiamo sulla strada iniziata lo scorso anno. E non vogliamo fermarci”.
Sulla differenza tra il Milan di Serie A e quello in Champions League
“Sono due competizioni completamente diverse, in tutto. Le prestazioni a volte ci sono state, non il risultato. Non cerco alibi ma con arbitraggi forse diversi e occasioni sfruttate meglio avremmo un’altra classifica”.
Sul Milan che va molto bene negli scontri diretti
“Abbiamo capito che sono partite che vanno vinte e basta, come ha sempre fatto il Milan nella sua storia. Ora siamo cresciuti anche nelle sfide con le squadre della parte destra della classifica e questo era uno step fondamentale”.
Sulla sua miglior partita
“Bisogna pensare sempre alla prossima, mai a quella prima. Solo così si cresce”.
Sul Napoli e sulla Juventus
“Il Napoli aveva già dimostrato molto l’anno scorso, anche se poi ha fallito la Champions. La Juve fa un certo effetto vederla lì, ma resta un’avversaria fortissima”.
Sul perché Tonali sia cambiato rispetto l’anno scorso
“Non ho una risposta, a volte certe cose cambiano e basta. Ci sono degli scatti che ti fa fare la testa, il modo di allenarmi, di giocare, di vivere. Forse il fatto che quest’estate il Milan mi ha acquistato mi ha reso la mente più libera. Ma sono molti i particolari, i dettagli che ti aiutano a svoltare. I compagni sono stati preziosissimi così come la mia famiglia e Giulia, la mia ragazza. Niente mental coach o psicologi, non mi servono”.
Su Stefano Pioli
“Il mister è stato fondamentale e continua ad esserlo. Ha capito le mie difficoltà, mi ha aiutato a correggere gli errori. Grande persona”.
Su Zlatan Ibrahimović
“Ti cambia la testa, perché sa sempre cosa fare, cosa dire. Ti fa fare il salto di qualità. La prima volta che l’ho visto, nello spogliatoio, sono tornato bambino: non smettevo di guardarlo. Pensare che ora è un compagno è pazzesco. È l’uomo chiave di tutto. Non importa quanti anni ha, in ogni istante può accendersi e cambiare la partita”.
Sui favoriti nel derby di Milano
“Non esistono favoriti nel derby. C’è troppa carica, troppa tensione. Noi cercheremo di fare la partita senza snaturare il nostro modo di giocare, che è la nostra forza”.
Sull’Inter
“Grande squadra, sarà dura. Ma noi siamo il Milan”.
Su Nicolò Barella
“Un amico e un ottimo giocatore. Lo ammiro molto”.
Sulla possibilità che ha avuto di andare all’Inter nell’estate 2020
“Sentivo, ma non sapevo niente. Al Milan sono felicissimo, per me è un sogno essere qui, nella squadra per cui tifavo da bimbo e che vedevo allo stadio con papà”.
Sulla possibilità di andare via dal Milan in caso di una grossa offerta
“So cosa ho fatto per arrivare a indossare questa maglia e non farei mai l’errore di andarmene. So che è difficile, soprattutto nel calcio di oggi, ma il mio sogno è diventare una bandiera del Milan. Servirà sacrificio e impegno, devi essere davvero un grande giocatore in tutti i sensi, a Milanello, negli spogliatoi, in campo, a San Siro, a casa. Ma quello è l’obiettivo. E farò di tutto per riuscirci”.
Sui Mondiali in Qatar
“È il mio obiettivo”
Sulle sue passioni
“Amo Milano, anche se la sera sto soprattutto a casa. Ho solo 21 anni e magari rispetto ai miei coetanei esco poco, ma è giusto così. Mi piace informarmi, sapere cosa avviene nel mondo, ad esempio riguardo al rispetto per l’ambiente, la sostenibilità, un tema che finalmente inizia a essere affrontato sul serio”.
Sui suoi tatuaggi
“Sulla pelle ho tatuato mio padre, mia madre, mia nonna, il mio cane. Tutto ciò a cui tengo di più. E allo Scudetto ci tengo tantissimo, quindi …”
Guarda QUI la puntata di PelleRossonera con Carlo Pellegatti
Leggi QUI le parole di Rafa Leao a Repubblica
photocredits acmilan.com