Nel corso del Lunch Press, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radio Rossonera, l’attore e grande tifoso rossonero, Gianmarco Tognazzi.

Il momento del Milan:
“Noi da adesso dobbiamo iniziare a fare un esercizio che fanno gli attori nel metodo Stanislavskij che è quello di vedere in una persona di fronte un’altra persona. Dobbiamo vedere in qualsiasi altra maglietta, in qualsiasi altro giocatore, in qualsiasi altra squadra che affrontiamo, vedere sempre il Napoli, l’Inter e la Juve. E vedere quelli la anche se si chiamano Cagliari, Torino, Empoli e dobbiamo giocare così perchè se non facciamo questo transfert e cadiamo ancora nell’errore di superficialità che abbiamo commesso con Salernitana e Udinese, rischiamo di sprecare un’occasione perchè per l’ennesima volta è un’occasione importante, quella di raggiungere un traguardo importante. E non possiamo più permetterci di rammaricare dopo, di piangere dopo anche per un torto arbitrale come abbiamo subito. Io continuerò a rimarcare che noi abbiamo dai 4 ai 7 punti in meno non per demeriti nostri, perchè vedo che qualcuno già inizia a glissare su questa cosa. Io lo terrò presente non solo fino alla fine del campionato e con il risultato del campionato in corso ma anche negli anni futuri perchè mi sono stancato. È un dato di fatto. Il fuorigioco geografico è un punto, con lo Spezia sono da un minimo di 1 a un massimo di 3 e con l’Udinese c’è un gol di mano. Vogliamo dire 4? A questo punto il Milan sarebbe a 64 e potrebbe anche non preoccuparsi del recupero contro il Bologna dell’Inter. E non è un dettaglio che il destino sarebbe nelle nostre mani. Noi dobbiamo giocare da adesso in poi, facendo uno sforzo forte soprattutto dei giovani e difronte dobbiamo vedere soltanto le squadre di vertice anche se si chiamano in un altro modo e affrontare così Cagliari, Bologna, Empoli. Altrimenti poi ci sarà da rammaricarsi non solo degli errori arbitrali ma anche delle occasioni perse nostre. Sarebbe veramente un peccato”.
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Quanto influisce il punto di domanda sul recupero della partita tra Inter e Bologna: “Pesa tantissimo però qualcuno un giorno dovrà spiegarci per quale motivo, avendo due settimane di uno stage della Nazionale in gennaio in cui non giocava la Nazionale. Perchè non si è giocato allora? E quando si recupera? Non si può arrivare a 7 turni dalla fine al vertice del campionato con una partita da recuperare. Già il campionato è falsato di suo però sinceramente non ci sono attenuanti. È una questiona che doveva essere risolta. Non puoi arrivare a 10 giornate dalla fine con una partita da recuperare per una squadra di vertice perchè psicologicamente è falsato già di suo. Non è accettabile”.
L’importanza di Florenzi per carattere ed esperienza:
“Alessandro intanto è grato al Milan di aver avuto l’opportunità di sentirsi valorizzare per quello che è. Secondo me è un giocatore fondamentale. Si può anche pensare di chiedere a Calabria di traghettare a sinistra, cosa che ha già fatto altre volte e tenere lui a destra e gestire così l’assenza di Theo Hernandez. Al Milan l’esperienza di Ibrahimovic in attacco e Kjaer in difesa è mancata in momenti chiave, soprattutto nella partite con le piccole perchè è li che l’esperienza ti sa dare quella grinta in più. Io credo che quello che è successo a Napoli sia figlio anche di avere Ibra in panchina perchè Ibra in panchina l’anno scorso ha rappresentato qualcosa di importante anche se non ha giocato. Quest’anno è successo meno e invece io credo che, in grado di giocare o no, da infortunato o no da un punto di vista mentale per i giovani è importante che lui si li con l’occhio della tigre. Li a mordere nel momento in cui tu non riesci a leggere il momento di superficialità in cui ti rilassi troppo, dove sbagli l’atteggiamento, dove pensi che passando in vantaggio la riuscirai a gestire e non hai l’esperienza per farlo. Oppure poi subire il torto arbitrale che è stato purtroppo una costante. Voglio ricordare che uno di questi torti arriva negli ultimi 3 minuti di gara dove non hai tempo per recuperarlo e metabolizzarlo”.
A proposito di giocatori di esperienza, due parole su Kalulu per la sua maturità:
“Ma io l’avevo detto. Già un anno fa dicevo che Kalulu era una sorpresa per quello che aveva fatto vedere. Potrà succedere che Kalulu sbagli due o tre mesi, abbia una flessione ma non vorrà dire che di botto diventa uno che non sa giocare a calcio come ci hanno voluto far passare tanti fratelli rossoneri prendendo Calabria come mezza pippa per tanti mesi. Se un giocatore ha delle qualità e lo voglio dire di Matteo Gabbia, indipendentemente dall’errore di Firenze, Gabbia ha dato dimostrazione di quello che è. I giocatori possono avere un momento di appannamento. L’ha avuto Brahim Diaz e lo sta avendo Saelemaekers, ciò non toglie che quello che hanno fatto vedere lo possono ritrovare. Io credo che sia una questione più di testa che di gamba, di sicurezza ed è per questo che l’apporto del pubblico nel momento in cui va ad infierire non aiuta il giovane ma fa solo peggio”
Due parole su Pioli, messo in discussione ma ha avuto l’intelligenza e il coraggio di cambiare:
“Ditemi un allenatore migliore per noi rispetto alla capacità di gestire le tensioni, saper comunicare all’ambiente la giusta dimensione, la giusta analisi delle partite. Io fatico a trovarlo in Italia. Io sono orgoglioso di come questa società rappresentata da Maldini, Massara si sta muovendo e come gestisce le cose. Andrà via Kessie … ciao ciao con le mani e con i piedi … e si troverà un giusto centrocampista al posto suo. Tanto un Kessie a mezzo servizio e con la testa da un’altra parte è francamente sostituibile. Chi vuole stare deve restarci con un determinato atteggiamento. Chi non vuole, grazie per quello che avete fatto, arrivederci. Io credo che il Milan si muoverà per fare una campagna acquisti che vada a sopperire a che decide di andare via e correggerà il tiro evolvendosi e mantenendo la costante che da due anni continuiamo ad avere”.
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