Uno scenario incredibile quello che si è verificato nelle ultime 24/48 ore. Dall’essere a un passo dal Milan, Marcus Thuram sta per diventare un giocatore dell’Inter. Dopo il no al PSG (abbastanza inaspettato, vista l’offerta) e il rifiuto anche della proposta del Lipsia, l’attaccante ex Borussia Moenchengladbach sembrava ormai destinato ai rossoneri a parametro zero. Invece, ieri è cambiato tutto. Ma cosa è successo?

Dopo settimane di trattative, di fiducia per il “sì” definitivo e di tentativi di convincimento, alla fine Thuram non ha scelto il Milan, ma l’Inter. La Gazzetta dello Sport, questa mattina, fa il punto della situazione e dà diverse spiegazioni sui motivi di questo improvviso e clamoroso cambio di rotta. Innanzitutto, l’ufficialità del francese in nerazzurro si avrà la prossima settimana, quando svolgerà le visite mediche e porrà la sua firma sul contratto fino al 2028. Poi, il quotidiano ricorda che il tutto si è svolto negli ultimi due giorni grazie a Beppe Marotta e Piero Ausilio. “Di giovedì erano i contatti riallacciati con l’entourage di Thuram – spiega Gazzetta – e un’offerta formulata al giocatore per un quinquennale da 6 milioni di euro netti all’anno. Numero non casuale: era l’ingaggio – al netto dei bonus – che percepiva Edin Dzeko la scorsa stagione”.
Ed eccoci al primo ‘perché’ svelato: l’uscita di Dzeko avvenuta prima della firma del francese con il Milan ha potuto permettere di velocizzare la trattativa. Il tutto, al netto del fatto che grazie al Decreto Crescita Thuram peserà nelle casse nerazzurre per circa 8 milioni di euro lordi, meno del bosniaco. “È stata, più che altro, anche la giornata per discutere dei dettagli di un contratto molto articolato, con diversi bonus ed evidentemente commissioni da pagare, a maggior ragione per un calciatore in scadenza come Marcus”.
Oltre a un’altra facile spiegazione che è quella dell’offerta economica (il Milan offriva un po’ meno, 5-5,5 milioni a stagione), l’Inter ha sorpassato il Milan per Thuram anche per un aspetto tattico. Il calciatore ex Bundes considera il 3-5-2 un modulo tagliato alla perfezione per le sue caratteristiche.
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L’ultima spiegazione a questo incredibile sorpasso è legata al precedente post Mondiale: “C’era stato un timido tentativo per portarlo a Miano già a gennaio“. Infine, Gazzetta chiude così: “Marcus da bambino aveva come idolo Ronaldo il Fenomeno: «Mio papà (Lilian, ex difensore di Parma e Juventus, ndr) era terrorizzato quando doveva affrontarlo». Chissà se riuscirà a incutere nei difensori la metà di quello stesso timore. Di sicuro se lo augura l’Inter. E a questo punto, lo teme il Milan”.
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