Si è ufficialmente conclusa l’avventura di Berglind Bjorg Thorvalsdottir con la maglia del Milan femminile: sabato 10 maggio l’islandese ha fatto ritorno in patria, come da accordi stipulati al momento del suo approdo a Milano, appena 4 mesi fa.
Stando ai patti iniziali, la vicenda non ha riservato sorprese. L’accordo è sempre stato chiaro: Berglind avrebbe lasciato il Breiðablik – la sua squadra di club in Islanda – a gennaio per vestire i colori rossoneri fino al termine della Serie A femminile, previsto per metà maggio. Tutto secondo previsione insomma, tutto tranne la pandemia che si è abbattuta sulla popolazione mondiale, concentrandosi in particolar modo proprio sulla nostra regione, la Lombardia: e dunque ferma la Serie A femminile, stop agli allenamenti, blocco degli spostamenti, blocco dei voli e infine lockdown.
La ventottenne Thorvalsdottir è dunque ricaduta tra le giocatrici di fatto “bloccate” a Milano durante la quarantena, mettendo il punto su un inizio di girone di ritorno esplosivo, durante il quale si era resa protagonista assoluta con il gravoso numero 10 sulla schiena e con 5 gol – fondamentali – in 5 partite. Un malinconico dubbio che rimarrà per molto tempo nelle menti dei tifosi milanisti continuerà a far rimuginare sul possibile futuro dell’islandese nel corso del campionato: senza lockdown, stop delle attività e sospensione del campionato, sarebbe rimasto così alto il rendimento di Berglind? Sarebbe potuta rimanere oltre maggio in maglia rossonera, cambiando le carte in tavola?
La risposta più facilmente ipotizzabile riguarda la seconda incertezza: proprio perché fin dal principio l’accordo aveva previsto il ritorno in Islanda al termine del campionato italiano, e proprio perché si tratta di un’usanza ormai consolidata, difficilmente ci sarebbero state chances di trattenere Bjorg in Italia, in ogni caso, al netto di qualsiasi tentativo offerto dal Milan.
Ora, dopo aver lasciato Milano, Thorvalsdottir prenderà parte al campionato femminile in Islanda, con data di inizio prevista per il 12 giugno. Indissolubile rimarrà tuttavia il suo legame con Milano, dove ha passato l’intero lockdown – in compagnia della compagna norvegese Stine Hovland -, con il Milan, di cui ha fatto la fortuna per il breve periodo passato in campo, e con i tifosi rossoneri, che si sono lasciati trasportare dal suo entusiasmo e dai suoi gol, arrivando a imparare a leggere, e soprattutto a scrivere, il suo cognome per intero. E se non è amore questo…
Photo credits: ACMilan.com
Lucia Pirola

Thorvalsdottir saluta il Milan femminile: un amore breve ma molto, molto intenso
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