THEO HERNANDEZ HAKIMI – Archiviata la sfida contro l’Atalanta, dove il Milan ha rimediato un sonoro 0-3, è subito tempo di tornare in campo, rialzarsi e andare a mettere in mostra tutto ciò che di buono si è creato e visto fino a qui.

Ad attendere i rossoneri, sarà l’Inter ai quarti di finale di Coppa Italia. Il derby, sfida mai banale e scontata, sarà spunto per tante sfide nella sfida.
Tra queste, spicca quella tra Theo Hernandez e Hakimi. Entrambi scaricati dal Real Madrid, nonostante stiano facendo letteralmente faville. Propositivi, vogliosi di riscatto, leader nel ruolo, sono entrambi due pezzi fondamentali per il gioco delle rispettive squadre.
Il numero 19 rossonero (premiato dall’AIC come miglior giocatore di dicembre) arriva da una prestazione non esaltante contro l’Atalanta (un po’ come il resto della squadra), probabilmente complice la settimana non proprio tranquilla passata a causa della questione Covid: il giocatore, che era stato dichiarato positivo al tampone molecolare, dopo pochi giorni si è poi rivelato un negativo o per essere più precisi un falso positivo.
Tuttavia, come i suoi compagni, avrà subito occasione per riscattarsi. Nel derby di andata in campionato, disputatosi il 17 ottobre 2020, a livello di prestazione andò meglio per Hakimi, nonostante la vittoria del Milan.
Analizzando qualche dato dell’ultimo confronto tra Milan e Inter, datato 17 ottobre 2020, possiamo riassumere la sfida tra i due dicendo che Theo aveva avuto una percentuale di passaggi riusciti intorno al 65%, mentre Hakimi sull’84%. 79 i palloni giocati dal nerazzurro, 49 dal rossonero mentre per quanto riguarda i palloni giocati in avanti riusciti, il confronto vede Achraf vincitore per 25 a 10. Diverso invece il risultato finale per i recuperi, 5 per il 19 del Milan, uno solo per Hakimi.
Va detto che, però, se Hakimi è stato ammonito e ha subito un solo fallo Theo ne ha subiti ben 4 ed è uscito senza rimediare cartellini. Insomma, il rossonero è stato bersagliato maggiormente e questo può aver influito su determinate azioni.
Ma, la sfida tra i due, è proseguita e prosegue a distanza. Fino a questo momento, hanno avuto modo di giocare molto entrambi: Theo Hernandez ha disputato ben 2158′ mentre Hakimi ne ha giocati “solo” 1645′.
In tutti questi minuti giocati, i due giocatori non hanno aiutato molto solo in fase arretrata (dove Theo è nettamente migliorato dalla scorsa stagione) ma anche in fase avanzata. Infatti, il terzino francese ha siglato al momento 4 gol e sfornato 5 assist, mentre il nerazzurro ha messo a segno 6 reti e confezionato 5 assist.
Alla luce di ciò è inevitabile, come anticipato, che siano due pedine fondamentali negli scacchieri di Pioli e di Conte e stasera, si potrebbero trovare nuovamente l’uno contro l’altro sul campo.
Più volte, parlando dei due, alcuni si sono chiesti: “Perchè il Real Madrid non ha scelto di puntare su di loro”? In effetti, la concorrenza in casa dei Blancos era ardua per i due che, probabilmente, non avevano ancora raggiunto un livello tale da poterla battere. Ma, nella metropoli meneghina, Theo e Hakimi sembrano aver trovato il loro posto.
Chissà se a Madrid qualcuno si sta ponendo qualche domanda, certamente, un pizzico di rammarico per le prestazioni che i due stanno offrendo ci sarà nella capitale spagnola, ma Theo e Achraf hanno ormai intrapreso una strada diversa.
Ben inseriti nei rispettivi spogliatoi, osannati dalla piazza, cresciuti, rivitalizzati, i due si stanno affermando. Non resta allora che aspettare questo derby per ritrovarli di nuovo avversari direttamente sul campo.
Il Milan, dal canto suo, vorrebbe subito rimediare alla brutta sconfitta subita in campionato e sa che non dovrà commettere errori nè in fase difensiva e nè in fase offensiva. Il francese è conscio di saper far male, è maturato, in fase difensiva è migliorato si, ma commette ancora qualche errore di troppo ed è certamente un aspetto sul quale sta lavorando duramente per porre rimedio.
Dunque, il derby è alle porte e la sfida nella sfida anche.
Valentina Alduini
photocredits acmilan.com