Theo Hernandez a L’Officiel Arabia: “Al Milan è tutto incredibile. Ringrazio Zidane”

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Theo Hernandez – Theo Hernandez ha rilasciato una lunga intervista alla rivista “L’Officiel Arabia”. Di seguito riportate le sue parole:

Sul suo approccio con il calcio:

“Mi sono appassionato molto presto, la mia famiglia e i miei amici hanno reso il calcio molto più di uno sport. È stata la mia passione fin da quando ero bambino e sono contento adesso di poter vivere grazie al calcio. Poi sono andato a vivere in Spagna e lì il calcio è vissuto in maniera incredibile. Si può dire che la mia intera infanzia mi ha fatto appassionare al calcio.”

Sul rendersi conto di essere più forte degli altri:

“La mia famiglia ha subito capito che io e mio fratello avevamo delle qualità e che amavamo il calcio. Non penso che nel calcio sia il migliore a farcela, ma chi è più coinvolto. Poi sono stato acquistato dall’Atletico Madrid, avevo 10 anni. Ringrazio molto per quello che mi hanno dato, hanno permesso che mantenessi la passione per il calcio.”

Sugli allenamenti:

“La maggior parte della settimana mi alleno con il club due volte al giorno. Facciamo molto lavoro in gruppo, prepariamo le partite e poi lavoro individuale. Se posso dare un consiglio a tutti coloro che aspirano a diventare calciatori professionisti, le ripetizioni individuali di esercizio sono essenziali per successo e performance. Per completare il quadro faccio un pò di esercizi a casa, tra cui pesi e corsa.”

Sui suoi idoli:

“Me ne vengono in mente tanti. Nel corso della mia carriera ho incontrato e conosciuto tante personalità che mi hanno aiutato nella crescita professionale. Se devo citarne alcuni dico Karim Benzema per la professionalità e Mike Tyson per la determinazione. Se devo sceglierne solo uno però dico l’unico e inimitabile Zinedine Zidane, persona straordinaria che mi ha insegnato tanto.”

Sugli altri sport:

“Mi piace giocare a Golf. Quando ho tempo ci gioco con i miei amici. Non sono a livello di Tiger Woods ma va bene così. Mi piace anche tanto giocare ai videogiochi e non sono male.”

Se non fosse diventato un calciatore:

“Penso che avrei fatto qualcosa legato alle persone come l’insegnate di sport. Anche se suona un po’ cliché, penso che nella vita si debbano fare le cose che si piacciono e in cui si crede.”

Sulla musica prima dei match:

“Mi piace molto un artista, Demarco Flamenco.”

Sulla sua partita peggiore:

“Quando sono arrivato al Milan abbiamo avuto un’amichevole contro il Bayern in cui mi sono fatto male alla caviglia. È stato un momento molto frustrante ma grazie a famiglia e amici sono passato oltre.”

Sulla pandemia:

“Il fatto che fosse qualcosa di nuovo e sconosciuto ha spaventato. Per il mondo del calcio naturalmente è cambiato il rapporto con i tifosi, che non potevano venire allo stadio a supportarci ed è una cosa che mi manca. La pandemia è una cosa seria. Spero e sono convinto che tutto finirà e torneremo alla normalità, o quantomeno è uno dei miei desideri più cari.”

Sul suo futuro:

“Sono felice al Milan. L’atmosfera, le partite, i tifosi. È tutto incredibile. Vedremo cosa ci porterà il futuro. Dal punto di vista personale ho tanti progetti in sviluppo. Sono felice con la mia vita.”

photocredits: AC Milan

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