Tetê
Classe 2000, l’esterno dello Shakhtar Donetsk che si è messo in mostra nella scorsa edizione della Champions League è il nuovo profilo sul taccuino dei dirigenti rossoneri.
La notte che lo ha consacrato al calcio europeo è quella di un inverno dell’anno 2020 a Valdebebas, stadio utilizzato dal Real in queste ultime due stagioni in attesa di completare la ristrutturazione del Santiago Bernabeu, che ha visto gli ucraini vincere 2-3 in terra spagnola con una partita mostruosa del proprio esterno numero 14, che ha estasiato facendo goal, assist di tacco e provocato l’autorete di Varane, oltre a parecchi altri problemi alla difesa blanca.
Il suo soprannome è FURACÃO, ossia tornado, uragano.
Un nomignolo che calza a pennello per il mancino brasiliano.
Agilissimo, molto abile nel dribbling, dotato di ottima visione di gioco e capace di vedere la porta con costanza, il ventunenne di Alvorada è stato in grado di adattarsi rapidamente al calcio del nostro continente subito dopo il trasferimento dal Gremio del 2019 anche grazie alla sua capacità di occupare tutti i ruoli del fronte offensivo in un ipotetico 4231, modulo spesso usato anche dalla squadra in maglia arancio in cui ha militato nelle ultime due stagioni.
Il suo ruolo preferito è quello di esterno destro.
Valore di mercato stimato intorno ai 20/25 milioni per il talento sudamericano, autore di una rete ogni 220 minuti dal suo approdo a Donetsk, media che per un calciatore che predilige partire largo è notevole, soprattutto alla sua età e con così poco tempo per ambientarsi alle spalle.
De Zerbi lo allenerebbe volentieri, ma non soltanto lui evidentemente.
In scadenza di contratto nel dicembre 2023 e già nel mirino di grandi club europei, questa sessione potrebbe essere l’occasione giusta per la propria squadra di venderlo ad una cifra consistente.
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Rileggi qui le prime parole in rossonero di Ballo Tourè
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