TATTICA – Verona-Milan

I punti salienti dell’analisi tattica di Verona-Milan realizzata da Mister Emanuele Bottoni ne “La stanza di Bottoni” del 08/03/2021
Ieri abbiamo fatto bene per almeno 75 minuti, con un’intensità maggiore anche rispetto alla partita contro la Roma. Non abbiamo subito nulla fino all’ultimo quarto d’ora di gara.
Sembra che la squadra stia recuperando le energie psicofisiche.
Questa partita ci ha dimostrato che, al di là degli interpreti, devono scendere in campo giocatori determinati, per fare una prestazione intensa, dinamica e di corsa.
Abbiamo rivisto il Milan prima della crisi di febbraio.
La squadra ha dimostrato molta compattezza e dinamismo; questo funziona se i reparti sono stretti e i giocatori vicini, impedendo agli avversari di pensare e di fare la giocata.
Per quanto riguarda il possesso palla, invece, abbiamo ristabilito la nostra verticalità e il nostro palleggio. Abbiamo ruotato bene le posizioni, scambiato con rapidità e verticalizzato il prima possibile.
Kessie e Meitè hanno abbinato quantità e qualità, Krunic ha fatto il terzo centrocampista, mantenendo sempre un equilibrio tra le posizioni e non lasciando mai il centrocampo in inferiorità numerica.

Prima occasione del Milan con il colpo di testa di Leao.
Qui vediamo che i 3 attaccanti del Verona sono andati in crisi davanti alla costruzione 4 + 2 che facevamo noi (4 difensori e 2 centrocampisti).
I due trequartisti avversari non sapevano chi prendere, lasciandoci sempre con almeno un uomo in più.
Vediamo che anche Lazovic non sa bene cosa fare: prima va su Calabria e poi torna indietro quando i nostri difensori fanno il giro palla.

Castillejo, inoltre, è libero sulla trequarti, perché Barak si è abbassato sul nostro centrocampista, lasciandoci in superiorità numerica centralmente.

L’azione prosegue con Krunic che si propone, marcato da Tameze il quale non può andare su uno dei due nostri mediani. Le due nostre ali si accentrano, lasciando spazio alla salita dei terzini.
Si vede la verticalità di cui parlavamo e i coraggio di giocare sull’1 contro 1, sul giocatore marcato. Per essere efficace, però, il giocatore marcato deve già avere delle soluzioni: Krunic infatti gira di prima per Saelemaekers.

L’azione si concluderà con il cross di Calabria per Leao che spreca di testa alto da buona posizione. Si vede anche Dalot che, insieme allo stesso Calabria danno ampiezza al campo.
Le due ali, Saelemaekers e Castillejo, si accentrano creando densità in mezzo al campo.

Impostazione dal basso di Donnarumma, con i due difensori centrali liberi. Il nostro portiere, migliorato tantissimo con i piedi, sceglie la soluzione più difficile, quella di passare in centro per Meitè. È un passaggio filtrante da trequartista, ed è necessaria una notevole visione di gioco.

Veloso esce tardi su Meitè perchè non sapeva se pressare molto alto oppure essere prudente. Tutto il Verona si è trovato per gran parte della partita con questa mezza misura tattica, lasciandoci tempi e spazi di gioco.

La palla va a Romagnoli e Dalot si allarga portandosi via l’esterno. Krunic va incontro portandosi Tameze, il quale lascia libero Castillejo in posizione centrale, poi servito.
Il Milan ha messo il Verona in difficoltà su ogni 1 contro 1, trovando sempre un uomo libero.

Qui si vede bene il quadrato, una sorta di centrocampo a 4 che mette in difficoltà il centrocampo a 2 del Verona.
È stata una delle prime partite dove abbiamo cambiato abbastanza movimenti e posizioni rispetto al nostro assetto tattico tradizionale, avendo giocatori diversi quasi in ogni reparto rispetto ai titolari.
La squadra deve mantenere questa qualità e questo modo di giocare anche quando rientreranno gli infortunati.

Inizio dell’azione del nostro secondo gol. Si vede chiaramente come anche nel secondo tempo il Verona non abbia trovato contromisure. Krunic (che viene incontro) è completamente libero, perchè i due centrocampisti avversari stanno marcando i due nostri mediani, lasciando quindi liberi gli spazi centrali

Ancora una volta Krunic va in verticale per Saelemaekers, che anche stavolta è solo centralmente. Si riforma anche in questa occasione il quadrato di cui parlavamo in precedenza.

Saelemakers punta la porta e Dalot si accentra, con un movimento da trequartista puro.
Leao fa benissimo il movimento in diagonale portandosi via il difensore, e Dalot conclude con un bellissimo gol.

Qua si vede addirittura Tomori che avanza oltre la metacampo. Saelemaekers va a fare il trequartista e Krunic si allarga sulla fascia, scambiandosi le posizioni. Movimento di nuovo efficace, di nuovo un 4 contro 2 a centrocampo

Una delle pochissime occasioni del Verona, arrivata al minuto 75.
Il nostro centrocampo si è messo a 3 (con Krunic), e Saelemaekers è un po’ in ritardo nella copertura.
Nel complesso, la squadra è scivolata un po’ troppo, perchè la palla si trova sul centro destra, e non completamente sulla fascia. Ma la sbavatura è di Saelemaekers che non copre in tempo la sua fascia.

Saelemaekers dopo questa occasione si è abbassato e non ha più lasciato quello spazio libero. Pioli infatti, durante una sostituzione, gli ha detto di andarsi a posizionare come quinto a centrocampo, coprendo lo spazio libero lasciato nell’azione precedente.
Rileggi qui il “The day after” di Verona-Milan