TATTICA – Milan-Inter: sintesi de “La stanza di Bottoni” del 22/02/2021

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TATTICA – Milan-Inter

TATTICA – Milan Cagliari

I punti salienti dell’analisi tattica di Milan-Inter realizzata da Mister Emanuele Bottoni ne “La stanza di Bottoni” del 22/02/2021 https://www.youtube.com/watch?v=JZIBgnIJ7d0

Le difficoltà sono iniziate da un paio di mesi, da gennaio.
La compattezza, i tempi e la brillantezza non sono più quelli che ci hanno caratterizzato nei mesi precedenti.

Noi tra l’altro non siamo al top della forma, mentre l’Inter sì.
Sottovalutare lo Spezia è stato un peccato mortale, perchè ora in classifica potevamo essere a -1 dalla vetta e non a -4.
Molte situazioni viste con lo Spezia si sono purtroppo ripetute nel derby.

Il gioco di Conte è un gioco organizzato e codificabile, con un centravanti che sembra imprendibile per chiunque.
Tutti i giocatori sono inseriti in un contesto organizzato e sanno sempre cosa fare con la palla e senza palla.

La partita è stata affrontata male, nel senso che non sono state ben individuate le cose da fare, e quando sono state fatte, sono state fatte a metà.
Ad esempio: pressiamo o non pressiamo? Abbiamo fatto una via di mezzo, sbagliando molte situazioni.

In questa slide si vede la costruzione dal basso dell’Inter, fatta con 4 uomini (con un esterno di centrocampo che scende a fare il terzino).
L’equivoco tattico è Rebic che esce sul terzo centrale, lasciando da solo Hakimi. Lo stesso fa Saelemakers con Perisic.
Deve quindi uscire un centrocampista centrale oppure il terzino (Theo).
Theo va su Hakimi perchè Kessie è su Barella, Calhanoglu copre su Brozovic e Ibrahimovic su De Vrij.
Ma se fai questo tipo di pressing alto, lo devi fare bene e non devi lasciare liberi gli spazi.
Hakimi ha infatti tutto il tempo di giocare la palla in avanti (spesso lungolinea).

Theo infatti va su Hakimi (in ritardo), mentre Kessie non sa se andare su Barella o se scappare.

Qui la lettura migliore la doveva fare Tonali, il quale avrebbe dovuto capire la situazione. Perisic è solo perchè Calabria deve stringere il campo, mentre Romagnoli è su Lukaku e Kjaer su Lautaro.
Lukaku poi supera nettamente Romagnoli in velocità, costringendo il capitano del Milan a scappare anziché attaccare l’attaccante nelle successive situazioni di gioco.

TATTICA - Milan-Inter

Ed ecco che si arriva al primo gol dell’Inter. Qua Romagnoli ha preso posizione in area, Kjaer probabilmente sarebbe dovuto arretrare un po’ su Lautaro.
Ma è Tonali che sbaglia perchè avrebbe dovuto coprire la zona più pericolosa e dare densità alla linea difensiva (a centro area), piuttosto che andare su Eriksen, sul quale stava arrivando Saelemakers.

In ogni caso si vede bene che tutti sono in ritardo nelle posizioni e in marcatura.

Si vede anche qui come il pressing non sia organizzato nel modo corretto. Hakimi è infatti totalmente libero. Kessie è costretto a uscire ma in ritardo, perchè Theo è andato su Barella che si è allargato.
Tra l’altro, Perisic (in alto) è completamente solo, perchè Saelemakers si è dovuto accentrare su Eriksen.

Lukaku va quindi incontro alla palla e Romagnoli scappa perchè non si fida più di andare corpo a corpo. Fortunatamente Hakimi viene steso, altrimenti Romagnoli ne avrebbe avuti due da marcare a campo aperto (Lukaku e Hakimi).
Inoltre, Saelemakers, che sta camminando, sarebbe dovuto andare vicino a Calabria a dargli una mano in marcatura su Perisic.

Infatti Lukaku gioca su Perisic libero, con Saelemakers in evidente ritardo. Avrebbe dovuto anticipare la lettura sull’esterno dell’Inter.

TATTICA - Milan-Inter

Arriviamo al secondo tempo e al secondo gol dell’Inter.
Altra costruzione a 4 dal basso. La palla va a Skriniar, sul quale va a pressare Rebic. Calhanoglu è su Brozovic e Tonali su Eriksen.
Rebic però, uscendo su Skriniar, lascia Hakimi nell’uno contro uno con Theo.
L’attaccante (Lukaku) va sull’esterno e permette ad Hakimi di fare la sovrapposizione interna.

TATTICA - Milan-Inter

In questa slide si vede che Tonali è praticamente libero e non sta marcando nessuno. Kessie esce su Barella, ma gli lascia troppo spazio e gli permette di avere il tempo di verticalizzare verso gli attaccanti.
Barella infatti gioca profondo su Lukaku (una costante tattica dell’Inter), portando fuori il difensore centrale e facendo scalare tutta la difesa, lasciando spazio a Perisic sulla fascia opposta.
E Hakimi, come detto prima, si sovrappone internamente

TATTICA - Milan-Inter

Tra le altre cose, in questa stessa azione Calhanoglu si fa scappare Eriksen in una corsa di 60 metri, lasciandogli pure qualche metro per tirare. Si vede come il trequartista del Milan non sia in ottima condizione fisica.
La squadra poi non partecipa al completo alla fase difensiva come faceva fino a un mese fa. La tenacia e l’aggressività che ci hanno contraddistinto, ultimamente non si vedono più.

In quest’altra slide, si vede Kessie allargare le braccia perchè non sa se andare su Barella o su Lukaku.
Quando andava a prendere Barella, lanciavano la palla a Lukaku.
Quando andava a marcare Lukaku, allargavano verso Barella.

E arriviamo al terzo gol dell’Inter, sempre con la costruzione dal basso.
Su Perisic esce Calabria, ma ha il tempo di giocare la palla di prima verso il centro del campo (dove c’è un due contro due).
Il punto è che il pressing o va fatto con convinzione, oppure è meglio lasciar perdere.

Altra uscita azzardata. Kjaer esce su Lautaro, ma questo tipo di pressing lo puoi fare solo se Calabria esce forte su Perisic, altrimenti viene tagliato fuori il difensore centrale (come in questo caso).
Viene quindi lasciato un tre contro tre con campo aperto all’Inter.
E i nostri tre sono costretti a scappare, con Hakimi che punta la profondità.

Kessie invece avrebbe dovuto spendere un fallo tattico, per non far andare Lukaku all’uno contro uno con Romagnoli.
Azione che si è conclusa infatti con il gol del centravanti dell’Inter.

Per rileggere le pagelle di Milan-Inter
http://radiorossonera.it/pagelle/7660/milan-inter-pagelle/

Rassegna Stampa

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