TATTICA – Milan-Genoa

I punti salienti dell’analisi tattica di Milan-Genoa realizzata da Mister Emanuele Bottoni ne “La stanza di Bottoni”
Il Genoa è una squadra ben messa in campo, con idee chiare e che crea problemi a tutti gli avversari. Il Milan poi era conscio del fatto che non vinceva in casa da molto tempo e questo ha portato sicuramente un po’ di preoccupazioni.
In più il Milan ha molto da perdere, e può sopraggiungere un po’ di timore; la componente psicologica è importante nella preparazione delle partite. Con il Genoa era fondamentale vincere, ma nelle difficoltà siamo stati una grande squadra, riuscendo a portarci a casa i tre punti.
Abbiamo avuto conferme dalla coppia dei centrali, da un Theo più difensivo del solito e in generale abbiamo rispettato le posizioni con prudenza. Forse con meno fantasia, ma con più attenzione.
Senza Ibra abbiamo cercato la cosiddetta “palla libera”, con Leao e Rebic che cercavano spesso la profondità.
Situazione pericolosa per il Genoa, con Scamacca che poi deciderà di tirare da 40 metri non servendo il proprio compagno libero.
L’attaccante nel mirino del Milan ha ottime doti tecniche e fisiche, ma è ancora acerbo dal punto di vista tattico e delle scelte nella partita, come in questa occasione.
Situazione che porterà alla buona occasione di Leao in area. Si vede la canonica azione verticale nella zona centrale che spesso abbiamo visto fare al Milan. Tomori in uscita serve Saelemaekers che stringe il campo, Calhanoglu va sulla trequarti e servirà Leao in ottima posizione. Azione rapida e verticale che libera l’attaccante al tiro.
Su Calhanoglu e sulla sua forma attuale, penso che lui non stia giocando ai suoi livelli, fa errori tecnici banali in più di una situazione di gioco. Ma per la rosa che ha adesso il Milan, è difficile che l’allenatore ci rinunci, pur non essendo fisicamente al top.
Si vede l’impegno, ma ci sono tanti altri fattori, tra cui il rinnovo, che possono condizionare le sue prestazioni.
Esempio di palla scoperta in nostro possesso. Qua Leao deve attaccare la profondità, perchè il difensore centrale ti segue liberando lo spazio centrale per l’ala sinistra (Rebic o Theo). Questo è un movimento da attaccante puro che ancora lui non ha. Se non fai questo movimento, il difensore è agevolato e per lui è facile marcarti.
Rebic mette in mezzo un pallone interessante, mentre Leao si mette nel mirino del difensore. Un attaccante come Ibra si sarebbe “nascosto” per poi attaccare davanti al difensore. Se Leao si fosse posizionato dietro a Masiello, avrebbe avuto la possibilità di sbucargli davanti, come deve fare una vera prima punta.
Uno dei tanti contropiedi non sfruttati durante la partita. Questo passaggio non va fatto, è troppo prevedibile l’idea di Bennacer. Per far arrivare la palla a Calhanoglu, sarebbe stato meglio “usare” Leao come sponda, con un tocco in più per liberare al tiro il trequartista.
Per la prossima partita co Sassuolo sarà importante il rientro di Ibra. È una squadra che gioca il pallone e che ti fa correre, muovono bene la palla e si mettono sempre in zona “luce”. Hanno una serie di concetti di gioco molto interessanti, e non sarà una partita facile. Ma noi mercoledì dobbiamo vincere, sarebbero altri 3 punti molto importanti per la corsa Champions.
Rileggi il Day After di Milan-Genoa