il 22/07/2023 alle 01:05

Pioli, missione reinventare il Milan dal centrocampo all’attacco

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Stefano Pioli è chiamato all’adattabilità per riscrivere il Milan cambiato a centrocampo e in attacco

Stefano Pioli e il nuovo Milan sono stati al centro dell’editoriale di Fabio Licari su La Gazzetta dello Sport. Il giornalista ha analizzato la squadra che sta prendendo vita in mano al tecnico emiliano che sarà chiamato a metterci del suo per ricreare una squadra cambiata in molte zone del campo, in particolare il centrocampo e l’attacco. Il primo problema preso in considerazione è quello dell’assenza di Sandro Tonali ceduto al Newcastle e l’infortunio che terrà fuori dal campo per i primi mesi della stagione Ismaël Bennacer. Il secondo interrogativo è l’attaccante con Giroud che non potrà essere costretto agli straordinari come nella scorsa stagione e per il quale servono alternative in grado di garantirgli il riposo durante la stagione.

Pioli Milan

Pioli e il Milan dopo Tonali

Nel suo editoriale su La Gazzetta dello Sport Fabio Licari ha scritto delle qualità che dovrà ancora una volta mostrare Stefano Pioli nel suo nuovo Milan molto cambiato rispetto alla scorsa stagione. Secondo il giornalista della rosea, l’allenatore emiliano dovrà avere uno spirito creativo. Il primo problema identificato è l’assenza dell’anima e il riferimento della squadra in mezzo al campo: Sandro Tonali. Il giocatore ceduto al Newcastle a inizio calciomercato per una cifra record di 80 milioni di euro era il rifugio dei compagni di squadra, il leader in mezzo al campo. La sua mancanza sarà aggravata da quella temporanea di Bennacer. L’algerino è ancora alle prese con il recupero dall’infortunio subito nel derby di andata in semifinale di Champions League e mancherà almeno fino a novembre. La formula individuata a centrocampo è definita: “scommessa intrigante”. Reijnders e Loftus-Cheek con le loro caratteristiche di qualità e muscolari trasformano il Milan in una squadra simile a quelle della Premier League.

L’interrogativo del centravanti

Il secondo interrogativo preso in considerazione è quello dell’attaccante. I rossoneri nella scorsa stagione hanno sofferto molto l’alternativa mancante a Olivier Giroud. Doveva essere Divock Origi, ma il belga non ha funzionato nello scacchiere di Stefano Pioli e del Milan. Il francese è stato costretto a giocare al top praticamente sempre e all’età di quasi trentasette anni non è sempre possibile essere al meglio. Dietro di lui ora agiranno Leao e il nuovo arrivato Christian Pulisic. Infine, secondo il giornalista de La Gazzetta dello Sport non è da sottovalutare il problema della difesa con alcuni esponenti che hanno mostrato un calo mentale, ad esempio Pierre Kalulu e Fikayo Tomori.

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