Il docufilm sul Milan di Ancelotti prodotto da DAZN con la produzione esecutiva Red Carpet e il casting di SoBE Sport; scritto dal giornalista e conduttore DAZN Marco Cattaneo e diretto dal regista Mattia Molinari dopo aver avuto un buon risultato in termini di incassi al botteghino nell’uscita evento al cinema adesso è stato reso disponibile per tutti gli abbonati dell’applicazione di sports streaming.

I protagonisti del contenuto sono Massimo Ambrosini (voce narrante e introduttiva), Alessandro Nesta, Gennaro Gattuso, Andrea Pirlo, Filippo Inzaghi e il capitano Paolo Maldini, protagonisti di quel Milan capace di vincere a livello internazionale in cinque stagioni 2 Champions League, un Mondiale per Club, due Supercoppe Uefa, arrivando per quattro volte su cinque in semifinale della massima competizione europea. L’ambientazione è il campo di San Siro, ovvero la casa dove il Milan di Ancelotti ha trascorso alcune delle più belle notti europee.
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Il titolo del docufilm è ripreso di una dichiarazione di Pirlo nel corso della produzione che ha risposto a una domanda su uno dei segreti del successo del Milan di Ancelotti che è “Stavamo bene insieme”.
Il documentario sportivo affronta i momenti chiave in Champions della squadra che fu di “Carletto”. Uno dei quali fu sicuramente il doppio euro-derby in semifinale nella stagione 2002-2003 con i protagonisti in cerchio a conversare nel buio dello stadio di Milano che etichettano quelle come le partite con più pressione mentre lo stesso Ancelotti intervistato per contribuire al film ha affermato: “La pressione che ho vissuto in quella settimana non l’ho più vissuta”.
L’allenatore del Real Madrid ha raccontato dello scontro con Berlusconi nell’incontro di andata per diverse visioni tattiche della partita che comunque poi si è conclusa con il passaggio del turno del Milan che approdò alla finale di Manchester sulla quale è interessante il ricordo di Adriano Galliani sul momento decisivo della partita con la Juventus: “Il rigore di Sheva non l’ho visto, ma l’ho visto in televisione poi ho guardato la nostra curva e ho intuito che avevamo vinto”.
Se il trionfo nella finale tutta italiana è raccontato come il momento più bello del Milan di Ancelotti, invece la stagione 2004-2005 che si è conclusa con la sconfitta nella finalissima di Champions League a Istanbul è ricordata dai protagonisti come un incubo difficile da dimenticare, infatti Galliani ha dichiarato nel docufilm: “Io non l’ho mai più rivista” mentre Gattuso “io l’ho rivista più di una volta”.
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Fioccano gli aneddoti su quella partita come Maldini che racconta un episodio di fine primo tempo: “Stavamo litigando per delle cose tecnico-tattiche. Io dicevo una cosa e Carlo (Ancelotti) ne diceva un’altra”. Il tecnico di Reggiolo ricorda con rammarico quella sconfitta perché secondo lui “quella era la squadra più completa e che ha giocato meglio la finale. Ho preparato tante finali, cinque, ma a livello di gioco quella è stata la migliore”. Ambrosini sottolinea: “Eravamo la squadra più forte di quei cinque anni del Milan di Ancelotti”.
Infine, gli “eroi” del Milan di Ancelotti arrivano a ripercorrere il capitolo finale e vittorioso di quella cavalcata, ovvero la rivincita contro il Liverpool di Atene 2007 preceduta dalla vittoria sul doppio confronto in semifinale contro il Manchester United che a parere di Carlo Ancelotti: “era la squadra più forte, ma mentalmente era il Milan la più forte”. L’atto finale venne deciso da una doppietta di Inzaghi, che come ricorda Galliani nel docufilm “era mezzo stiracchiato”.
La chiusura della produzione è affidata proprio ad Adriano Galliani: “Quei 5 anni lì dal 2002 al 2007 sono stati fantastici”.
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