Dario Simic, ex difensore del Milan, ha parlato ai microfoni di Milan TV. Nel corso della sua intervista ha spaziato su diversi argomenti, a partire dal sorteggio a lui decisamente favorevole.

“Quest’anno per me il sorteggio è stato bellissimo: gioca la mia squadra, il Milan, la squadra in cui ho iniziato a giocare, la Dinamo, e il Salisburgo, dove gioca mio figlio (Roko, ndr). È strano soprattutto per me. Il girone è molto forte, con il Chelsea. La Champions League è sempre la miglior competizione per un calciatore. Quando senti la musica da piccolo significa tantissimo, io ho giocato in Champions con la Dinamo, ho avuto la fortuna di fare la fase a gironi, e poi ho continuato a giocarci dopo essere arrivato al Milan. Poi ho avuto la fortuna di vincerla subito, al primo anno”.
Poi, sulla Champions League vissuta in rossonero: “Erano partite speciali, come tutta la Champions: noi sentivamo quest’atmosfera. È una vetrina, sai che ti guarda tutto il mondo: è una coppa speciale. L’atmosfera è come fosse natale”.
Sulle vittorie del 2003 e del 2007: “La cosa in comune è che abbiamo iniziato dai preliminari, sia la prima volta contro lo Slovan Liberec e poi la seconda volta dove abbiamo giocato contro la Stella Rossa, solo una settimana dopo essere tornati dalle vacanze. Queste due Champions per questo sono abbastanza simili. Giocavamo davvero forte”.
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Sul prossimo avversario del Milan: “La Dinamo Zagabria gioca sempre bene in Europa, anche se quest’anno non ha una squadra forte come due anni fa. Il Milan può aspettarsi un avversario tosto, con giocatori abituati a giocare in Europa. Non sarà facile, il Milan dovrà essere bravo per vincere questa partita”.
Sul figlio Roko Simic, al Salisburgo: “Lui tifa Milan ma gioca nel Salisburgo: questa è la sua squadra. Da piccolo ha sempre tifato Milan, quando ha visto che ci avrebbe giocato contro per lui è stato veramente emozionante”.
Simic parla poi di Paolo Maldini: “Prima di tutto è una grande persona ed un grande capitano. Mi ha dato l’opportunità di fare lo scout al Milan, di guardare tantissime partite e di vedere se ci sono nuovi talenti. Ho accettato, mi piaceva il progetto e tutto l’entusiasmo e l’amore che lui ha per questo club, come ho anche io. All’inizio di questo cammino in pochi si sarebbero aspettati che il Milan facesse le cose così in grandi. Ha fatto un capolavoro con un progetto ben chiaro e tanto amore per la squadra. Penso che tutti i giocatori arrivati al Milan siano migliorati, questo è un segno che si lavora bene e che siamo sulla buona strada per poter fare qualcosa anche in Europa”.
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