Come ha spesso sottolineato Stefano Pioli, il Milan dovrà affrontare in pochi giorni tanti impegni tra Serie A, Coppa Italia e Supercoppa Italiana. Per questo i riflettori dei tifosi sono spesso puntati sui cartellini, che rischiano di pesare sempre di più vista la rosa ridotta e le tante partite.

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Ma come funzionano diffide e squalifiche? Parlando di Coppa Italia (il prossimo impegno dei rossoneri dopo la gara con la Roma di stasera), la questione è semplice. Dopo la prima ammonizione si entra già in diffida. Al secondo cartellino giallo il calciatore in questione viene immediatamente squalificato. Da sottolineare, però, che ogni squalifica viene scontata sempre e solo in questa competizione. In caso di eliminazione, infatti, il giocatore in questione salterà la prima gara di Coppa Italia della stagione successiva.
La coppa nazionale, insomma, è ritenuta una competizione a parte rispetto alla Serie A. Proprio per questo, anche qualora un calciatore dovesse essere squalificato in campionato, potrebbe giocare senza problemi in Coppa Italia. Ma per quanto riguarda la Supercoppa Italiana? In questo caso il regolamento è diverso. Un giocatore o un allenatore sottoposto a squalifica in A dovrebbe scontare tale squalifica in Supercoppa, e chi invece fosse, per esempio, espulso in Supercoppa salterebbe la successiva giornata del campionato di Serie A.
Ad oggi, l’unico diffidato in casa Milan è Sandro Tonali. In questo momento sarebbe l’unico a rischio squalifica sia per il campionato che per il derby di Riyadh. A due ammonizioni, invece, Olivier Giroud.
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