Sconcerti: “Vi dico cosa serve a Leao per diventare un fuoriclasse”

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Nel suo editoriale sulle colonne del Corriere della Sera, Mario Sconcerti analizza Rafael Leao tra pregi (tanti) e difetti (pochi).

“Oggi Leao è uno dei talenti più fini del calcio mondiale. Viene spesso paragonato a Thierry Henry per le lunghe traversate in dribbling sulla fascia sinistra, territorio di caccia anche del francese. La leggerezza è la stessa, il passo diverso, la conclusione anche di più. Leao ha un passo più corto, più pieno di curve.”

“Henry era una prima punta, Leao è un attaccante sublime ma segna ancora poco. Non troppo poco, è su una media a partita vicina allo 0.30, ma non basta per avvicinarsi ad Henry che negli 8 anni all’Arsenal era su una media di quasi 0.70. Per avere un riferimento, Inzaghi e Vieri hanno chiuso con 0.49”

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“In sostanza Leao è una sceonda punta, prepara il gol agli altri e segna abbastanza per conto suo. Un secondo attaccante ideale.”

“In fondo però non ha ancora 23 anni, li farà a giugno. E’ possibile che fra un paio di stagioni sia uno dei migliori attaccanti al mondo. Dovrà però arrivare a segnare 12-15 gol a campionato.”

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