Nel classico editoriale (oggi sul Corriere.it in assenza della carta stampata), Mario Sconcerti ha analizzato Milan-Fiorentina.

“Sono stati confermati i limiti offensivi del Milan, ma contano ormai poco. Fanno cronaca, non storia. Raccontano di un reparto da rafforzare e di una sofferenza ormai abituale per arrivare al risultato, ma il gol in qualche modo arriva sempre. E mancano tre sole partite alla fine, non è più il tempo di pensare ai limiti. Ha segnato Leao su un rinvio sbagliato del portiere, ma non è stato un gol semplice. Leao è partito a trenta metri dalla porta, ha preso sullo scatto Milenkovic, stretto di poco al centro e colpito con forza. Un gol elementare ma completo che forse, nonostante l’errore del portiere, solo Leao poteva segnare nel Milan perché è stato una combinazione di corsa, potenza e classe. Leao è diventato la differenza totale del Milan, cambia le partite con la sua sola presenza.”
Leggi QUI anche “Mil-Fio, le pagelle sui giornali: super Mike! Le scelte su Diaz e Messias”
“Non è un Milan perfetto, ma è un Milan che sente la vittoria sulle spalle e trova la forza di portarla avanti. A tre giornate dal termine i due punti di vantaggio sono tanti, ma non bastano. L’Inter va verso due partite buone con Empoli e Samp (ormai salva), più una partita scomoda soprattutto per il Cagliari. È chiaro che deve vincerle tutte. Il Milan adesso ha Verona in trasferta e Atalanta in casa. Non è facilissimo. Ma è molto bello.”
Scarica QUI la nostra app per dispositivi Android. Rimani sempre aggiornato sulla tua squadra del cuore!
Scarica QUI la nostra app per dispositivi IOS. Rimani sempre aggiornato sulla tua squadra del cuore!