Sandro Piccinini telecronista per Prime Video, è stato ospite al Talk di Radiorossonera. Ci ha detto la sua sul Milan di Pioli e il suo ritorno al commento dei rossoneri in Champions League
Sul ritorno al commento del Milan in Champions e le vecchie telecronache
“È un’emozione speciale perché il Milan di quegli anni era straordinario e ci ha regalato tante soddisfazioni. Sono stato fortunato a vivere quel periodo perché non solo vinceva ma si vedeva anche un calcio meraviglioso. Sono stati anni belli con tante emozioni, tanti campioni e ovviamente anche tante delusioni. Sono state sicuramente di più le gioie e stasera, andando verso lo stadio, mentre faremo qualche prova non potrò non ripensare al famoso Milan-Ajax che è la partita che mi è rimasta nel cuore”.
Su Milan-Porto e il tipo di partita
“Mi aspetto una partita diversa da quella dell’andata. Mi aspetto un Milan simile a quello visto contro l’Atletico nel primo tempo, in quella partita senza fortuna e senza arbitro imparziale. Lì le cose si sono complicate perché ci sono stati errori abbastanza clamorosi dell’arbitro e anche molta sfortuna. Qui speriamo le cose vadano meglio, il Porto è una squadra molto tecnica che però domani potrebbe essere costretta a fare a meno di due giocatori importanti. Il primo è Wendell, difensore sinistro che spinge molto e Uribe, centrocampista che potrebbe non essere recuperato. Queste due assenze potrebbero essere decisive poiché il Porto non ha una grande rosa con grandi ricambi per i titolari. Potrebbe essere un piccolo aiuto per il Milan che sta recuperando quasi tutti, tra cui Brahim Diaz.
Mi aspetto una partita molto arrembante, molto in attacco come il solito Milan e non come quello visto in Portogallo.”
Su chi potrà essere decisivo nella partita di Champions League
“Secondo me può arrivare una risposta di Giroud ad Ibrahimovic visto che domani dovrebbe toccare a lui. È un altro giocatore di grande esperienza che sa fare goal pesanti, quelli che contano, non quelli dei 5-0. Questi giocatori che hanno nel DNA una marcia in più, che hanno una confidenza superiore anche a livello internazionale, devono firmare la partita in qualche modo. Mi aspetto una prestazione importante da parte di tutto il Milan per dimostrare che la classifica in Champions non è quella che avrebbero meritato.”
Sul passaggio del turno o no
“I giocatori in campo, in una serata di Champions League, con la qualificazione in bilico, non possono fare calcoli. Devono dare tutto ed è giusto così, se le cose vanno male devono fare un pensiero a quello che rimane. Ricordiamoci che l’Inter l’anno scorso andò fuori a dicembre e poi vinse il campionato. Queste sono considerazioni che vanno fatte dopo le partite perché prima non c’è discussione, non è possibile calibrarsi per giocare secondo una percentuale, soprattutto in Champions”.
Sul Milan di Stefano Pioli
“Io sono un grande estimatore di Pioli, l’anno scorso al Club di Sky l’ho detto tante volte. La scelta di Pioli è stata una scelta intelligente da parte della società perché non è andata dietro al personaggio o al venditore di fumo. È un allenatore molto concreto, molto bravo e che nell’ambiente tutti stimano. Ovviamente bisogna fare i risultati per avere un certo tipo di ingaggio, carriera o considerazione nei giornali. Ha allenato spesso squadre che non erano costruite benissimo, quindi non erano all’altezza della situazione e adatte a ottenere certi tipi di risultati. Ha pagato colpe anche non sue, ma non avevo dubbi sulla sua preparazione. È amico di Aldo Serena, che conosco molto bene, e me ne ha sempre parlato benissimo.
Io ho sempre avuto grande stima, l’ho sempre difeso anche quando era in bilico . Sono stato felice della sua conferma perché si è dimostrato in quell’occasione, i risultati ora si vedono, che nella società c’è gente competente, sa valutare il lavoro del campo. Pur avendo in teoria intrapreso una strada diversa sono stati poi bravi a tornare indietro. Pioli è fondamentale e mi auguro gli rinnovino presto il contratto. Questa società ha grandi meriti di scelte anche in rapporto ai soldi spesi, tutti poi possono sbagliare perché nel calcio si prendono tante decisioni ed è difficile azzeccarle tutte. Il Milan è costruito con una logica, con giocatori giusti, pagati il giusto e che hanno fame”.
photocredits: www.sky.it
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