Renato Sanches, a lungo obiettivo del Milan per rinforzare il proprio centrocampo orfano di Kessie, è ormai un giocatore del PSG. Fino a maggio l’operazione che avrebbe dovuto portare il portoghese al Milan sembrava prossima all’ufficialità in virtù di un accordo preso nei mesi precedenti. C’è chi ha raccontato di un viaggio a Milano del calciatore in primavere. Cos’è successo da giugno in poi? Nonostante il Lille avesse confermato di aver trovato un accordo con il Milan, il calciatore spiccava per reticenza.

Le sue perplessità sembravano avere un nome e un cognome: Luis Campos e Christophe Galtier, rispettivamente nuovo DS e allenatore del PSG. Per Renato Sanches l’idea di poter raggiungere i suoi padri putativi che calcisticamente l’hanno fatto rinascere al Lille dopo i fallimenti con il Bayern Monaco e lo Swansea, hanno fatto si che la fase di standby fosse un’attesa della chiamata da Parigi. E così è stato.
Una bella storia se si considera anche il post criptico del ragazzo di un mesetto fa invocante ad una scelta dell’anima: “Choose what’s good your soul, not your ego” (Scegli ciò che è giusto per la tua anima, non per il tuo ego). Riletto a distanza di settimane è facile associare la “scelta dell’anima” con questa sorta di ricongiungimento familiare se non fosse per le indiscrezioni di questo pomeriggio di Sky Deutschland secondo le quali Sanches si trasferisce al PSG per una cifra di 20 milioni e un contratto di 6 milioni netti a stagione.
Ma come? L’anima, il cuore, il legame, gli affetti e poi …
Come in ogni favola arriva il lieto fine. E in fondo si sa, anche i petroldollari hanno il loro fascino romantico e poetico.
Buona vita Renatone.
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