Secondo quanto riportato questa mattina in edicola dalla Gazzetta dello Sport, il futuro di San Siro è sempre più una corsa ad ostacoli nella quale nulla è scontato: Inter e Milan in questo momento rischiano veramente che il progetto della “Cattedrale” di Populous in zona San Siro vada in fumo. Nonostante l’ok del Consiglio comunale arrivato prima di Natale e alla fine del dibattito pubblico, la delibera della Giunta Comunale di Palazzo Marino è ancora incerta. Il tempo stringe: i tempi previsti dal dibattito pubblico non consentono la decisione dopo il 21 gennaio. Le forze sono schierate: il governo, come ribadito dal Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, non vuole abbattere l’attuale impianto di San Siro, mentre le società Milan e Inter sì.
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Ed è così che torna a farsi largo prepotentemente l’ipotesi Sesto San Giovanni: nell’immensa zona delle acciaierie ex Falck lo spazio per costruire il nuovo impianto di Milan e Inter ci sarebbe eccome. “Costruiremo lo stadio col progetto più veloce, anche fuori da Milano” hanno sempre ribadito Paolo Scaroni e Alessandro Antonello, presidente dei rossoneri e AD dei nerazzurri. Anche qui, però, regna l’incertezza. Il Milan, continua la rosea, ha sempre balenato l’ipotesi di trasferirsi a Sesto, anche da sola. Argomento sul quale il club di Suning invece non ha mai preso posizione.
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