Non è detta ancora l’ultima parola sul progetto San Siro per Beppe Sala: Inter e Milan ancora ci pensano…
Giornata ricca di spunti riguardo al nuovo stadio del Milan, prima la posizione di Gerry Cardinale poi la controffensiva di Sala: occhio a San Siro. Il braccio di ferro tra il comune di Milano e le due società prosegue, il proprietario rossonero va a tutta verso San Donato, il sindaco tiene aperta la porta San Siro.

Sala non molla: la Scala del calcio è ancora viva
Ormai si sa da tempo, la prerogativa del Milan è quella di accelerare i tempi e sembra aver trovato la soluzione a San Donato. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, la vede in maniera diversa e non ritiene chiuso il caso San Siro. A margine di una conferenza stampa al Teatro alla Scala ha dichiarato a Sky Sport:
“Il progetto San Siro non è ancora chiuso. E’ chiaro che il vincolo non aiuta, ma non credo che si possa dal mio punto di vista dichiarare chiuso il dossier San Siro, vediamo. Sentirò lo squadre, anche perché abbiamo un procedimento aperto e bisogna capire che intenzioni hanno. E’ inutile che io commenti perché qualunque parola su un tema del genere è sbagliata, vedremo. In ogni caso, soprattutto finché questo procedimento è aperto e finchè le squadre non manifestano, se lo manifesteranno, non più interesse per San Siro sto zitto e aspetto”.
Cardinale prosegue sulla sua strada
La posizione del Milan è in netto contrasto con quella di Sala, Cardinale spinge per San Donato e il progetto è già in fase avanzata. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il numero 1 della società di via Aldo Rossi ha dichiarato:
Il nuovo stadio è un punto fondamentale: l’impianto del Milan sarà a San Donato?
“I presupposti sono incoraggianti. Con il bene stare del Comune di San Donato e della Regione, che ringraziamo, abbiamo già svolto diverse sessioni molto produttive. La nostra proposta è supportata da un volume imponente di relazioni tecniche: sarà uno stadio all’avanguardia, a 10 minuti di metro dal Duomo, porteremo eventi dal vivo, artisti di fama mondiale suoneranno lì. Un’opportunità mancata per Milano, con nostro forte rammarico perché ho maturato grande stima per il sindaco Sala. Sono deluso soprattutto perché ci sono state alcune minoranze pregiudizialmente contrarie, che hanno sbarrato la strada anche al progetto a La Maura. Sarebbe stato l’impianto sportivo più verde del mondo, con l’85% dedicato al verde e solo il 15% di area cementificata”.
E’ pentito di aver investito in Italia? Pensa che la burocrazia sia troppo opprimente?
“No, qui mi sento a casa. Quando abbiamo comprato il Milan, in America mi dicevano: “Siete pazzi, non potete fare affari in Italia. C’è la burocrazia, c’è la politica”. E quando ho pensato di costruire un nuovo stadio, mi è stato detto: “Scordatelo. Hai visto cos’è successo a Roma?”. Ma, a parte che sentirmi dire che non riuscirò a fare una cosa aumentata la mia determinazione, io vedo l’Italia con occhi diversi, penso che gli italiani siano collaborativi e aperti al dialogo. Mi piacerebbe investire di più qui. Quando costruiremo il nuovo stadio sarà un progetto da un miliardo e sarebbe un bel segnale se fosse sostenuto anche da capitali italiani. Sarebbe una risposta a chi sostiene che in Italia non si può fare impresa”.
ARTICOLI CORRELATI
NEWS MILAN E NOTIZIE MILAN
Segui la nostra pagina Facebook per non perderti nulla di quello che succede nel mondo Milan!
Iscriviti al nostro canale Youtube per non perderti tutte le nostre dirette e i contenuti esclusivi!
Scarica QUI la nostra app per dispositivi Android. Rimani sempre aggiornato sulla tua squadra del cuore!
Scarica QUI la nostra app per dispositivi IOS. Rimani sempre aggiornato sulla tua squadra del cuore!