il 28/09/2023 alle 09:35

Sacchi: “Il poeta aveva ragione! Milan, segui questa traccia”

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Sacchi commenta Cagliari-Milan: per l’ex tecnico sono tre i punti fondamentali che Pioli deve seguire da qui in avanti

Il Milan vince a Cagliari senza brillare: così la pensa Arrigo Sacchi, che sulle colonne de La Gazzetta dello Sport ha modo di dare un’analisi del match dei rossoneri e non solo. L’ex allenatore cerca di dare una spiegazione alla sconfitta dell’Inter in casa col Sassuolo e l’andamento del campionato di Serie A fino a questo momento. Per quanto riguarda il Milan, Sacchi consiglia alla squadra di Stefano Pioli di seguire un percorso che si delinea in tre punti.

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Shaw e un campionato da scrivere

Esordisce così:

George Bernard Shaw diceva che il calcio è l’arte di comprimere la storia universale in novanta minuti. La sesta giornata ci ha detto che il poeta ancora una volta aveva ragione. La vittoria del Sassuolo sull’Inter, la rinascita del Napoli con l’Udinese e il successo del Milan a Cagliari dimostrano che la storia di questo campionato è ancora tutta da scrivere”.

Sulla sfida di San Siro:

“Il calcio sta cambiando, lentamente ma lo sta facendo. Ci sono squadre con poco nome che se la giocano fino in fondo. Inter-Sassuolo è stata una partita vera. Ieri sera gli emiliani hanno attaccato con grande determinazione. L’Inter era partita bene, i primi 5-6 minuti sono stati buoni, poi ha rallentato, ha calato il ritmo. Quella di Dionisi non è una squadra tattica ma ha strategia, gioca. A San Siro li ho visti attaccare in 5-6, nel finale hanno sbagliato anche un paio di gol. Quanto a Berardi, non lo scopriamo ora, a volte il suo avversario più grande è lui stesso, ma ha qualità enormi. Il valore dei giocatori del Sassuolo messi insieme probabilmente è più basso di quello dei due attaccanti della Juventus, Vlahovic e Chiesa, ma tutto ciò non importa, anzi è il bello del calcio.

Ora l’Inter non deve preoccuparsi, deve solo continuare a sviluppare il suo calcio e non montarsi la testa. La vittoria è un concetto molto precario e la precarietà entra nelle teste proprio quando si crede di poter vincere in ogni caso. È un discorso che vale per tutti, il peggior nemico a volte sta dentro noi stessi”.

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Tre punti per andare forte

Poi, Sacchi passa ai rossoneri:

“Rispetto a Sassuolo-Inter, Cagliari-Milan è stata una partita scialba. Stefano Pioli ha messo in campo tanti giocatori nuovi, di quelli che finora avevamo visto poco. Non è stata una grande partita, il Milan è riuscito a rimediare all’1-0 anche grazie all’aiuto di Radunovic. Alla fin fine, credo sia stata una gara modesta, risolta grazie alla superiorità di alcuni giocatori. La squadra era partita forte ma anche con poca compattezza, infatti in questa maniera si è esposta alle ripartenze degli avversari, forse la sola fase di gioco che tutte le squadre italiane sanno fare. Il Milan ha subito due o tre contrattacchi, poi è arrivato l’aiuto del portiere del Cagliari nel primo gol e in parte anche nel secondo, mentre il terzo è stato un bel tiro di Loftus-Cheek”.

Ma come ha giocato il Milan? E come deve giocare da qui in avanti?

“Diciamo che per vincere i rossoneri non si sono distrutti di fatica. Penso che nel calcio conti molto il fattore compattezza. Se una squadra è compatta allora è facile raddoppiare, collaborare. Più ti allunghi e più tutto diventa complicato. Certo, il pressing lo puoi fare anche così, ma non è la stessa cosa. Tre sono i punti più importanti secondo me: la compattezza, l’aggressione e la comunicazione. Il Milan ha giocatori di valore, si spera che crescano ulteriormente. Se riusciranno a farlo seguendo questa traccia, credo che il materiale per andare forte ci sia”.

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