Sulle colonne della Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha analizzato i problemi di Pioli e del Milan: cosa fare con De Ketelaere?
Il Milan soffre anche per il calo di alcuni big, come Hernandez.
«Io dico sempre: devi usare la persuasione, e se non riesci la percussione. A volte lasciare fuori chi non rende come dovrebbe può far bene anche al diretto interessato. Chi è intelligente capisce, e Pioli sa con chi può funzionare una scossa… Ricordiamoci che il calcio è nato come uno sport di squadra offensivo: pensare che basti difendersi e che il singolo risolva tutto è un errore. Squadra che vince si cambia, eccome: è quando una cosa funziona che va corretta».
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Passiamo al fronte opposto: per Pioli una terapia d’urto con il panchinaro De Ketelaere può funzionare?
«Il momento è difficile, io punterei su quei giocatori che sono in grado di gestire il peso particolare di questa fase».
Quanto conta la presenza di Maldini a Milanello in momenti così?
«Molto, moltissimo. Paolo incarna il club con il suo stile, le sue regole, la sua storia. Ecco, le regole non devono mancare mai: l’intelligenza di un gruppo si allena anche così».
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Poi, magari, con qualche aggiustamento di mercato…
«Nel calcio c’è scarsa progettualità, il Milan ha vinto progettando. È la testa il problema oggi, non la condizione fisica, non il mercato. Se Pioli ritroverà il vero Milan, potrà prendersi belle soddisfazioni anche in Champions. Quando ha giocato con il collettivo ha messo in difficoltà chiunque, può farlo anche con il Tottenham».
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