Interviste – La mancata qualificazione a Russia 2018, la vittoria dell’Europeo e poi l’incredibile sconfitta contro la Macedonia del Nord.

La seconda consecutiva non-partecipazione al campionato del mondo da parte dell’Italia induce ad un’inevitabile riflessione sul nostro calcio e sul futuro. A tal proposito, successivamente alla sua separazione dalla Salernitana, l’ex direttore sportivo Walter Sabatini ha toccato l’argomento in un’intervista con il Corriere della Sera.
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Queste le dichiarazioni dell’esperto dirigente: “In Italia abbiamo troppa paura di perdere le partite. Con queste quindi la poltrona, la panchina, ecc. Senza paura di perdere le partite si fanno giocare i 2001, 2002, 2003, ragazzi che matureranno subito per il club e per la Nazionale. Se non superiamo questa barriera culturale, il nostro calcio sarà sempre più povero”. Gli viene poi domandato cosa ne sarà del suo immediato futuro: “Guardo avanti, in alto. Merito certi palcoscenici. La Champions League, per intenderci. Ci sono alcuni segnali, e so che succederà qualcosa”.
