Roma-Milan: Zlatan Ibrahimovic ai raggi X
Sul fatto che Zlatan Ibrahimovic si trovi particolarmente a suo agio a giocare contro la Roma, non c’erano particolari dubbi. I dubbi invece c’erano sul tipo di prestazione che un signorotto di 40anni avrebbe potuto fare nel big match di domenica sera. Ebbene, lo svedese ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei migliori calciatori in circolazione, anche se la carta d’identità lo collocherebbe vicino al pensionamento.
La sua gara non è particolarmente consistente fino alla fiammata del minuto 25. Posizione defilata sulla destra, da una zona tipicamente non sua. Il tempo di vedere partire la rincorsa del numero 11. Boom. Siluro a 101 km orari e Milan in vantaggio. Gesto provocatorio verso i tifosi della Roma, braccia aperte e un reiterato “Fischia, fischia” che Ibra rivolge ripetutamente verso gli spalti.
Stile Z insomma.
Questa è solo la fiammella che fa detonare Zlatan. Minuto 38. Palla geniale di petto a servire Leao in posizione sospetta, che esegue una rete magnifica. Il fuorigioco è dello svedese in realtà, e porta all’annullamento del goal, ma i due gesti tecnici rimangono. Cioè, questo ha mandato in porta di petto un compagno che ha attaccato la profondità. Geniale.
Finisce il primo tempo, rossoneri in vantaggio. Ma non basta. 4 minuti e l’ex Barcellona attacca la profondità e, appena entrato in area, incrocia con una coordinazione perfetta ed un gesto atletico di rilievo. Rui Patricio non può nulla. Il VAR sì però. Nonostante Ibrahimovic ripetesse durante tutto il check “è goal, è goal”, in realtà il risultato viene corretto e il vantaggio milanista torna di una sola lunghezza.
Allora ne fa passare altri 5 e la decide definitivamente. Altra palla in profondità, questa volta nella zona di centro sinistra, Ibanez lo tocca. Calcio di rigore. Situazione dubbia, ma il penalty è confermato anche dopo il controllo di Maresca. Lascia l’incombenza a Franck, con l’intelligenza e la consapevolezza che l’ivoriano sia più adatto di lui a quel ruolo e che il Milan necessiti di avere la quasi certezza di trasformarlo.
0-2 e il Re esce subito dal campo tra gli applausi dei suoi sudditi, adoranti e acclamanti. 400 esimo goal in campionati nazionali, 150esimo in A. Compiaciuto, dominante: il tocco c’è ancora e il Monte Olimpo forse è davvero casa sua.
“Sono più intelligente perchè ho più esperienza” ha detto. Aggiungiamo anche che è più generoso, tranquillo, lucido. Non è più esplosivo come un tempo ma ha mantenuto intatte le sue qualità principali. Segna, fornisce assist, aiuta sui piazzati, comanda il pressing e motiva i compagni.
Cari tifosi della Roma, avercene di zingari così.
Rileggi QUI le dichiarazioni post-match
Photocredits: acmilan.com