Roma-Milan, Ravezzani: “Leao menato da Celik, Tomori espulso con 3 falli…”

“Allora il Milan vince una partita bella, importante, piena di emozioni, addirittura abbellita da un finale angoscioso per i milanisti, dopo che per due terzi della partita si era visto invece in campo una squadra che dominava e che quasi in maniera noiosa soverchiava l’avversario. Tutto questo appunto per due terzi della partita e poi improvvisamente è successo qualcosa che ha ribaltato tutto, riempiendo di emozioni il finale di partita, rendendola palpitante, se vogliamo anche divertente per i milanisti che a un certo punto hanno cominciato angosciosamente a guardare l’orologio. L’espulsione è di Tomori è stato un evento che certamente ha cambiato completamente il corso della gara, ma anche un evento però che a mio avviso non ha rappresentato un momento di giustizia: cerco di spiegare il perché. Tomori probabilmente andava espulso. È un piccolo record essere espulsi con tre falli. Tre falli, due gialli: fuori! Ecco diciamo non va bene. Vero è però che Tomori era troppo nervoso, e qui bisogna poi aprire una parentesi sulla gestione di Tomori in campo. È vero anche che il secondo giallo poteva portare effettivamente l’arbitro a questa decisione perché il fallo era borderline. Quello che però non torna è che Tomori con tre falli sia stato espulso mentre l’altro duello, perché quello più pericoloso per il Milan era appunto Belotti-Tomori, quello più pericoloso per la Roma era Celik-Leao, è stato trattato diversamente. Celik ha marcato Leao come un lottatore di lotta greco-romana, non come un difensore, cosa che può succedere quando c’è un giocatore tecnicamente e fisicamente preponderante sul difensore. Però sta di fatto che gli arbitri dovrebbero tutelare intanto l’integrità fisica degli calciatori e poi dovrebbero anche tutelare l’espressione del bel gioco. Consentire a Celik di marcare Leao tirandolo per la maglia, attaccandosi ai pantaloncini, ogni volta che partiva senza mai ammonirlo, affossandolo, ha privato la partita di alcuni spunti che sarebbero stati straordinari”.

“Ora Celik faceva tanto bene a ricorrere a questo tipo di marcatura fuori dalle regole e tanto male però ha fatto Rapuano a essere così sussiegoso nei confronti di Tomori, buttandolo fuori, e invece così tollerante verso invece l’atteggiamento di Celik. Questo perché, una volta per tutte va detto, questi calciatori devono essere tutelati fisicamente. Voi vi ricorderete quando, tanti anni fa, Totti, che prendeva tanti falli, subì un fallo che ne pregiudicò quasi la presenza ai Mondiali e ci fu giustamente una levata di scudi in cui si disse: “gli arbitri devono tutelare l’integrità fisica dei giocatori”. Ora non è normale che Leao, tutte le volte che parte, abbia spesso e volentieri come è successo per esempio nella partita con la Roma qualcuno che gli si attacca addosso, che gli entra sulle caviglie, che cerca in qualche modo di intimidirlo o di fargli male. Ecco questo Rocchi dovrebbe spiegarlo ai suoi arbitri. Rapuano è stato un arbitro, come atteggiamento, molto casalingo. Naturalmente non è andato bene a molti romanisti che sono perennemente in polemica con gli arbitri, però insomma il calcio di rigore in favore del Milan era evidentissimo. È stato dato non da Rapuano, che non l’ha visto colpevolmente, ma dal Var, e anche in questo Rapuano ha dimostrato di non essere all’altezza, e poi in campo ha consentito che Leao venisse menato, mentre Tomori in tre falli becca due gialli e lascia la squadra in 10″.