Roma-Milan
Il Milan vince anche contro i giallorossi di Mou. Ecco le principali note tattiche di Mister Emanuele Bottoni ne “La stanza di Bottoni” dedicata a Roma-Milan.
All’Olimpico arriva la decima vittoria su undici gare di campionato. I ragazzi di Pioli, che giocano con grande personalità e sfrontatezza, impongono il loro gioco e la loro organizzazione anche ai giallorossi. La squadra applica meccanismi che conosce a memoria, costantemente alla ricerca della fase offensiva e dell’occupazione degli spazi a prescindere dagli interpreti sul campo.
Nulla è lasciato al caso, a cominciare dalla costruzione nella nostra metà campo.
In questa slide notiamo come la costruzione sia a tre; un centrocampista a turno (in questo caso Kessie) si abbassa tra i centrali Kjaer e Tomori, Saelemaekers e Theo stanno larghissimi per dare l’ampiezza; Ibra qui arretra in posizione di trequartista, Calabria si inserisce sfruttando lo spazio creato da Alexis, e l’attaccante lo fa Leao attaccando la linea avversaria. Occupazione degli spazi perfetta!
I ragazzi interpretano le situazioni con meccanismi rodati alla perfezione. Uno sviluppo del gioco che abbiamo già visto ad esempio contro Juventus e Spezia, si è verificato spesso anche contro la Roma.
Qui sopra si evince come i rossoneri cerchino la densità su un lato (il destro) per poi cercare il fronte opposto. Saelemaekers, Ibra e Calabria formano un triangolo laterale che poi libererà al cross il capitano. Theo, Leao e Krunic sono pronti ad attaccare l’area e sfruttare lo sviluppo dell’azione. In questa circostanza, chi difende o si abbassa o è costretto ad esporsi a grandi rischi. Infatti, alzare il pressing è rischioso perché se Alexis scaricasse su Kjaer, la difesa giallorossa si esporrebbe al lancio lungo alle spalle. In questo caso, il belga ha due scelte: Ibra (che può servire Calabria) e Simon Kjaer (che ha il cambio gioco per Theo Hernandez)
Per le squadre avversarie è molto difficile difendere contro il Milan, che ha spesso e volentieri diverse opzioni per bucare la loro retroguardia.
Sullo 0-1 il Milan mantiene lo stesso atteggiamento. In questa slide proponiamo un’altra situazione dove Bennacer imposta a centrocampo, e la disposizione offensiva non cambia; Ibra arretra dando l’appoggio ad Ismael, Theo altissimo a sinistra tiene basso Karsdorp, Leao e Alexis supportano Rade Krunic che occupa lo spazio liberato da Zlatan.
Lo sviluppo della manovra avviene poi sul lato sinistro d’attacco, costringendo la Roma a subire l’ennesima azione rossonera
Theo riceve palla largo a sinistra, e notiamo che Krunic impegna Ibanez, Cristante segue Leao, e sia Mancini che Karsdorp sono concentrati sulla palla. A quel punto si crea lo spazio giusto per l’inserimento di Ibra, rimasto indisturbato.
Anche in fase di non possesso, gli undici di Stefano Pioli non arretrano il baricentro e cercano l’immediata riconquista della palla.
Qui sopra cerchiamo immediatamente la riconquista del possesso con ben otto giocatori sulla trequarti avversaria. Anche se perdiamo palla, il piano-gara prevede l’aggressione in avanti rendendo la vita difficile ai giallorossi.
L’atteggiamento della squadra ha messo a dura prova la costruzione avversaria sin dalle prime battute di gara.
In fase di costruzione avversaria, qui sopra si vede che Saelemaekers va a disturbare il portiere e Calabria scala su Vina a coprire la posizione del belga. Bennacer prende Veretout, Krunic va su Cristante, Leao chiude su Karsdorp e Ibra attacca Ibanez; questo causa inevitabilmente il rilancio lungo da parte della Roma, e nel momento in cui la palla viene rinviata la squadra scappa subito all’indietro per aiutare la difesa. Questa pressione in avanti mostra grande coraggio e fiducia da parte dei ragazzi.
Il Milan ha dimostrato ancora una volta di poter imporre il proprio gioco e la propria filosofia offensiva in qualsiasi campo. Vedere cinque o sei uomini sulla trequarti avversaria, e la continua ricerca dell’occupazione degli spazi, ricorda molto il calcio di Pep Guardiola, con le dovute proporzioni e senza scomodare alcun paragone. Non è un’eresia affermare che ad oggi i ragazzi di Pioli esprimono il miglior calcio d’Italia.
In parità numerica i rossoneri hanno tenuto costantemente il pallino del gioco, lasciando alla Roma solo qualche occasione sporadica e dando l’impressione di poter colpire in tanti modi diversi, a seconda delle varie situazioni di gioco.
Ora ci apprestiamo a vivere una settimana decisiva: mercoledì arriva il Porto a San Siro per l’ultima chiamata in Champions, e Domenica sera chiuderemo la dodicesima di Serie A con il Derby della Madonnina.
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