ROMA-MILAN
La miglior analisi del Milan 2020 è probabilmente quella di De Zerbi che, dopo Sassuolo-Milan, disse che il Milan faceva paura proprio per la fiducia e la determinazione che i rossoneri avevano nei propri mezzi. Due sconfitte e due pareggi nelle ultime quattro hanno minato queste sicurezze e con la Roma era una partita fondamentale, tanto per la classifica, quanto per la testa.
Il Milan parte fortissimo e nei primi minuti va vicinissimo al gol prima con Ibra e poi con Tomori, a cui viene annullato per fuorigioco. Tra una folata e l’altra della Roma, i rossoneri continuano il forcing e trovano prima la traversa con Kjaer e poi il gol su rigore (nettissimo) procurato da Calabria e trasformato da Kessie.
Il secondo tempo inizia con il pareggio di Veretout a freddo. Poi il Milan reagisce e trova il nuovo vantaggio con una grande conclusione ad incrociare di Rebic. In un secondo tempo molto divertente, entrambe le squadre vanno vicine alla rete, con un Pau Lopez reinventatosi Manuel Neuer per una sera che salva, di nuovo, su Tomori.
Tutto. Molto. Bello. A partire dai tre punti.
Pagelle
Donnarumma 6,5: Chiude perfettamente su un Mkhitaryan lanciato a rete. Mai in difficoltà, fa ciò che può.
Calabria 6,5: Qualche difficoltà più del solito, ma si procura il rigore dello 0-1 ed è cruciale, perchè tra sfortuna, fuorigioco e Pau Lopez, sembrava una di quelle serate dove se tiri a porta vuota da un metro, si buca il pallone.
Kjaer 6,5: Come Calabria, meno sicurezza del solito, ma nei momenti chiave c’è sempre. Prende anche una traversa, a dimostrare il binocolo in dotazione alla sfortuna.
Tomori 7: Segna, ma glielo annullano. Ci riprova e Pau Lopez si inventa il miracolo. Dietro è sempre presente e, in più, salva tutto su una palla che avrebbe mandato Mayoral in porta.
Theo Hernandez 6,5: Quando accelera fa più paura di una punizione di Ronaldo se stai in barriera. Per il resto, prova senza sbavature e di sostanza.
Kessie 6,5: Segna il rigore e abbiamo imparato che non sia scontato. Si trova al momento giusto nel posto giusto, e questo non solo non è scontato, ma è dote rara.
Tonali 6,5: Un salvataggio da film di Nolan e una prova senza errori certificano una crescita costante. Con le sue qualità, può dare ancora di più in fase di impostazione. Daje
Saelemaekers 6,5: Metà del gol del raddoppio è sua proprietà intellettuale. Ancora qualche errorino di troppo da limare, ma gg, per dirla alla Twitch.
Calhanoglu 6,5: Ibra gli deve un gol. La squadra, a inizio secondo tempo, risente della sua uscita in termini di creatività e questo è il più grande attestato di importanza. Come un’ex importante, ti accorgi della sua importanza quando non c’è più.
Rebic 7,5: Eccesso di altruismo quando, solo davanti a Pau Lopez, serve Ibra in fuorigioco, ma, per il resto, partita da Rebic versione febbraio 2020. La difesa della Roma lo capisce meno di quanto il sottoscritto abbia fatto con la versione di latino alla maturità e lo soffre più di quanto Nedved soffra… vabbè lo sappiamo.
Ibrahimovic 5,5: Il tacco ad un metro dalla porta poteva essere migliorato e questo gli vale la leggera insufficienza in una partita in cui fa il compitino.
Brahim Diaz 6,5: Ci mette qualche minuto di troppo, a carburare, ma poi i difensori della Roma lo devono fermare solo con falli.
Leao 6: Dimostra a tutti che, se volesse, potrebbe essere devastante. Oggi l’ha voluto quanto basta per non dire il solito, sempiterno “Se solo ci mettesse anche la testa”.
Krunic 6,5: Rischia di segnare uno di quei gol che vengono visti anche a Tonga, ma Pau Lopez stasera pareva Pau Neuer. Fa quello che ci aspetta da lui, ossia niente miracoli, niente disastri.
All. Pioli 7: Il Milan del 2020 girava perchè girava mentalmente. Mentalmente, questa sera, il Milan ha dato il segnale che tutti noi speravamo. Siamo vivi. Questa sera era l’ultima chiamata, questa sera era fondamentale. Trovare la quadra di un gruppo non è facile, far reagire un gruppo che aveva trovato la quadra è difficile. Ed è anche da questi particolari che si giudica un allenatore.
Federico Rosa
photocredits acmilan.com