Reijnders parla del suo Milan e della storia rossonera… Con un bimbo in arrivo: così alla sua prima avventura in Nazionale
Tijjani Reijnders dopo sole 3 giornate in Serie A ha già stupito tutti: il centrocampista olandese si è preso il Milan e ora va per la prima volta tra i convocati della nazionale maggiore. Dopo un breve stage a giugno, Reijnders punta a debuttare con l’Olanda, ma ai canali ufficiali della federazione si è espresso anche sull’inizio di avventura al Milan. Di seguito, la sua intervista.

Il piccolo, il regalo e le prime giornate
Esordisce così:
“Ho buone sensazioni, è bello essere tornato. Ho iniziato bene in Serie A, quindi sono venuto qui con grande fiducia”.
Prima di iniziare a parlare di calcio, hai avuto grandi notizie nel corso della settimana…
“Sì! Sta arrivando un piccolo (sorride, ndr). Un piccolo Reijnders, lo stiamo aspettando”.
A questo punto, il giornalista olandese interviene: “Abbiamo un piccolo regalo per te: puoi scartarlo subito se vuoi…”
“È stata un esame impegnativa dopo le vacanze, e alla fine sono riuscito a fare un grande passo andando al Milan e adesso sto giocando con grande piacere”.
Un nuovo paese per te, come sono state queste prime settimane?
“Ovviamente sono tutte impressioni nuove, ma non puoi lamentarti della cultura italiana e giocare per uno dei più grandi club del mondo è un onore”.
La storia rossonera e la Nazionale
Ti parlano spesso del legame tra il Milan e la nazionale olandese?
“Sì, molto spesso in realtà. Avevo già letto all’inizio che sono il 13esimo giocatore olandese del Milan, quindi ci sono diverse connessioni (ride, ndr). È davvero molto bello e da olandese mi rende molto orgoglioso”.
Abbiamo visto un video di te con la foto sul muro di Van Basten, Rijkaard e Gullit…
“Vero, sono delle vere icone del club e anche quando sei in palestra puoi vedere il Pallone d’Oro di Van Basten e Gullit… Questo dice tanto”.
Ti ispirano anche, no?
“Sì, specialmente quello. Ti motivano tanto e infatti io voglio fare molte belle e divertenti esperienze con il Milan”.
Passiamo alla Nazionale. Eri qui a giugno, ti sei allenato qui. Com’è stata quella settimana per te?
“È stata molto istruttiva e penso anche utile per mostrarmi allo staff tecnico. Finalmente ho ricevuto dei buoni feedback da loro. Adesso sta a me far bene ed eventualmente debuttare con la Nazionale maggiore. È per questo che sono qui (ride, ndr)”.
A cosa punti maggiormente adesso?
“Penso che il piccolo indosserà presto la sua maglietta. E spero di poterlo fare anche io: premerò sull’acceleratore”.
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