Nonostante gli incassi derivati dal percorso in Champions League e il conseguente pareggio di bilancio, RedBird non cambierà la propria linea guida: sono da escludere investimenti importanti per rinforzare la rosa del Milan nel corso del prossimo calciomercato.
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Come riporta La Gazzetta dello Sport, per il fondo statunitense padrone del Milan la spesa sportiva annuale deve essere sempre sotto controllo, motivo per il quale, parallelamente alla crescita dei ricavi, chi di dovere dovrà lavorare bene in entrata e in uscita.
Nella prossima stagione entrerà in vigore il nuovo contratto con Emirates (da 15 a 30 milioni), ma sarà il futuro stadio di proprietà a regalare l’incasso più rilevante a RedBird: almeno 80 milioni. Nel frattempo, restano fondamentali due aspetti per continuare nel processo di crescita e di gestione autosufficiente: oltre a mantenere alta la competitività della squadra per partecipare stabilmente alla Champions, sarà necessario proseguire la riqualificazione del marchio e attuare una gestione redditizia del player trading, ovvero l’approccio scientifico che permette di individuare il momento migliore per vendere un calciatore alle migliori condizioni economiche possibili.
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