Ravezzani commenta il mercato del Milan e le scelte della società rossonera: di chi saranno le colpe in caso di falsa partenza?
Intervenuto ai microfoni di TMW Radio nella trasmissione “Calciomercato e Ritiri”, il direttore di Telelombardia Fabio Ravezzani parla anche di Milan. Tanti i temi toccati, ma principalmente il mercato e l’operato della società tra strategie e colpi ufficializzati. Inoltre, il giornalista si domanda quali possano essere le colpe di Stefano Pioli nel caso in cui il Diavolo avesse difficoltà a inizio campionato. Di seguito, le sue dichiarazioni.
Colpe, scelte e rischi
Milan, tanti acquisti da amalgamare: che compito ha Pioli, Ravezzani?
“Credo che sia un compito pesante. Io ho sempre visto che nella storia del calcio, chi cambia tanto non parte mai a bomba. E lo fanno in genere le squadre con tanti soldi, tipo PSG o Chelsea. È raro trovare subito quell’alchimia giusta. Chi rischia più di tutti quindi è Pioli. Io l’ho già detto e rimango della mia opinione: anziché prenderli tutti a 20 milioni, ne avrei presi due da 40 e uno da 20. Invece il Milan ha fatto questa cosa molto democratica. Tutti da 20 e vediamo cosa succede. Ed è anche affascinante come strategia, però ha grossi rischi, vedremo come andrà”.
Poi, sul tecnico rossonero continua:
“E a Pioli che colpe dovremmo dargli, se non dovesse funzionare subito la squadra? Secondo me molto poche. Per me si potrà capire davvero solo a dicembre o gennaio qual è il vero Milan. Perché ha talmente tante alternative e giocatori universali… Anche qui, tutti possono giocare a destra, sinistra, in mezzo. Ho capito, ma poi mi chiedo: chi è questo qui? Come lo scopro durante la stagione? Non è facile”.
Il confronto col 2017
Infine, Ravezzani fa il parallelo con il Milan della stagione 2017/2018, preceduta da un’altra estate di diversi arrivi:
“Ricordo anche il Milan del 2017 che spese una marea di soldi e cacciò l’allenatore Montella e poi Gattuso: andò male. Era una squadra che aveva preso un’infornata di giocatori nuovi, un disastro”.
Qualche settimana fa, invece, il direttore di Telelombardia si era così espresso su De Ketelaere:
“De Ketelaere via dal Milan? Basta che paghino. Se danno 28 milioni il Milan lo lascia partire. Magari tra un anno o due magari diremo grandi cose su di lui, ma lui è uscito completamente dal seminato. Lo si vede perso nel Milan, come fa ancora ad aspettarlo un anno? Il Milan pensava fosse il suo 10 al posto di Diaz ma ha sbagliato. Tenerlo lì vuol dire demotivarlo. Io lo darei anche in prestito per vedere come va”.
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