Rafael Leao – L’inizio in rossonero, il ruolo e le potenzialità.

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Rafael Leao – Ne è passato di tempo da quell’Udinese-Milan dell’estate 2019. Si giocava la prima giornata di Serie A, ed il Milan esordiva alla Dacia Arena. Rafael Alexandre da Conceição Leão esordisce con la maglia rossonera a venti minuti dalla fine e purtroppo la circostanza non fu delle più fortunate.

C’era grande interesse da parte dell’ambiente rossonero verso questo ragazzo, appena arrivato dal Lille grazie allo scouting di Moncada e Massara e all’intuizione di Paolo Maldini.
Le potenzialità del giovane portoghese si intravedevano sin dagli inizi, bensì le prime due stagioni con il Milan siano state caratterizzate da alti e bassi.

Non poteva essere altrimenti, trattandosi di un calciatore di vent’anni appena affacciatosi in una grande realtà come quella rossonera.
Esterno, seconda punta, o centravanti? Rafael viene provato in varie posizioni, ma è Stefano Pioli a ritagliargli il ruolo giusto.
Alla ripresa del campionato 2019-20 nel post lockdown, Rafael giocherà stabilmente esterno sinistro d’attacco nel 4-2-3-1 disegnato da Mister Pioli, alternandosi con Ante Rebic.
Quella zona di campo permette a Leao di esprimersi al meglio. Può sfruttare lo spazio davanti a se per esplodere tutta la sua velocità, avendo la possibilità di accentrarsi e dialogare con i compagni di reparto.

L’importante maturazione può avvenire in questa stagione, che potrebbe essere quella della definitiva consacrazione.
Fino ad ora Rafa le ha giocate quasi tutte da titolare: 12 su 14.
Anche la percentuale realizzativa è in netto miglioramento; I gol messi a segno sono già 4, contro Cagliari, Lazio, Atalanta e Bologna. Mantenendo questa media la doppia cifra è ampiamente a portata di mano.

Il buon rendimento della stagione in corso è evidente: in totale ha effettuato 31 tiri di cui 11 in rete, ha completato 183 passaggi con una percentuale del 75%.
In fase di rifinitura, decisivo l’assist per il colpo di testa di Giroud nella vittoria per 3-2 contro il Verona a San Siro.

Il 17 portoghese nel campionato attuale è molto più propenso al sacrificio anche in fase di ripiegamento. Stefano Pioli chiede agli esterni d’attacco precisi movimenti in situazione di non possesso, per dare il necessario equilibrio alla squadra in entrambe le fasi. Nelle prime 12 giornate Rafa ha percorso in totale poco più di 8 chilometri, con una percentuale di contrasti vinti del 67%, il 9% in più rispetto al campionato precedente.

Le buone prestazioni con la maglia del Milan non sono passate inosservate al ct della nazionale portoghese Fernando Santos, che lo ha convocato facendolo esordire nell’amichevole di Ottobre contro il Qatar.

La fiducia della società ha giocato un ruolo importante nella sua evoluzione. Maldini e Massara non hanno voluto saperne di sedersi ad un tavolo di trattativa con altre squadre, nonostante durante l’estate passata ci siano state insistenti richieste dalla Premier League, con Wolves ed Everton disposte a pagare cifre importanti per assicurarsi le sue prestazioni.

Rafa si trova nell’ambiente giusto per crescere; l’intesa con i compagni migliora costantemente, ed il supporto di giocatori più esperti come Ibra, Giroud e Kjaer lo aiuterà nella maturazione sia in campo che fuori.

Con ancora un po’ di pazienza, potremmo veder nascere un grande campione. Le premesse ci sono tutte!

Leggi QUI il focus su Alexis Saelemaekers

photocredits acmilan.com

 

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