Padovan tranchant dopo PSG-Milan e il cammino europeo dei rossoneri: “Questo è un brutto segnale… per me”
Nelle analisi post partita e in quelle di questa mattina, immediatamente successiva alla sconfitta del Milan con il PSG, il comun denominatore è uno: la critica per la mancanza di gol. In particolare, un dato stupisce più di tutti. I rossoneri di Stefano Pioli sono la prima squadra italiana che non riesce ad andare a segno in 5 gare consecutive di Champions League (semifinale con l’Inter A/R e le tre di questo girone). Ad aggiungersi all’elenco anche Giancarlo Padovan, il quale ha espresso il suo giudizio sulla prova del Milan in un editoriale per Calciomercato.com.

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“Come si può essere ragionevoli così?”
Di seguito il parere del giornalista, che allarga il discorso all’intero percorso fin qui in Europa del Diavolo.
“Le disfatte di Lazio e Milan contro Feyenoord e Paris Saint-Germain rappresentano un brutto segnale per chi, come me, aveva pronosticato che sarebbero passate tutte e quattro le italiane, compreso il Milan. Invece i rossoneri, pur non essendo ancora spacciati, hanno una classifica sconsolante (2 punti e ultimo posto) con un dettaglio inquietante: zero gol in tre partite. È vero che la vittoria del Borussia Dortmund a Newcastle, dove era stato bastonato il Paris, ha rimescolato le carte (tedeschi e inglesi hanno solo due punti più del Milan), ma come si può ragionevolmente pensare di fare almeno sette punti nelle prossime tre gare, se non si segna mai?”.
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Leao, Jovic e un esercizio fachirista
Poi, Padovan sfiora solo il tema Leao, ma batte ancora il martello sulle chance di qualificazione agli ottavi di finale. Secondo il giornalista, al club di via Aldo Rossi serve un mezzo miracolo.
“Inutile attardarsi su Leao: quando deve passare tira, quando può tirare crossa o, peggio, perde il tempo. Il problema vero è che una squadra competitiva per la Champions non può affidarsi al solo Giroud. Ieri, nel riscaldamento, si è fatto male anche Jovic, ma nessuno può credere che, con lui in campo, il risultato sarebbe stato diverso. Il Milan resta una buona squadra per il campionato italiano, ma appena i ritmi salgono e la qualità cresce, sparisce dal campo. Il Paris è più forte (e sia!), ma i gol sono mancati anche contro Newcastle e Borussia. Fosse arrivata almeno una vittoria in quelle due gare, oggi il Milan sarebbe allineato al secondo posto. Invece, pensare di farcela, è un esercizio fachirista. Serve un mezzo miracolo”.
Chiosa sulla Lazio:
“Della Lazio va detto che non è letteralmente scesa in campo a Rotterdam e che raramente, con Sarri al timone, la si era vista così brutta. Per fortuna che l’Atletico Madrid ha solo pareggiato a Glasgow e non è scappato via. Tutto resta aperto, ma ad una condizione: bisogna tornare a giocare a calcio”.
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