L’ex calciatore di Serie A più anziano compie 99 anni, sempre con il Milan nel cuore: buon compleanno a Piero Trapanelli!
Nel mondo Milan, oggi 13 luglio 2023 è una giornata di festa: Piero Trapanelli compie 99 anni! Tanti auguri dalla redazione di Radio Rossonera! Nato a Chiaravalle Milanese nel 1924, Piero detiene due record… opposti: è il più vecchio calciatore vivente ed è il più giovane marcatore esordiente della storia del derby di Milano. Nell’estate del 1942, mentre l’Italia si dispera sotto le bombe della Seconda Guerra Mondiale, il campionato di Serie A va avanti e all’età di 17 anni e 329 giorni il giovanissimo attaccante Piero Trapanelli segna contro l’Ambrosiana Inter in un derby giocato all’Arena (San Siro è chiuso a causa del conflitto) che terminerà 2-2. Quello rimarrà il suo unico gol nella massima serie del calcio italiano: con le maglie di Varese, Pisa e Treviso ha giocato 196 partite in Serie B, segnando 45 reti. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Piero Trapanelli diventa allenatore prima del Padova poi dell’Arona, guidando la squadra dell’hinterland novarese ad una storica promozione in C2 alla fine degli anni 70.
“Il più bel giorno della mia vita”
In un’intervista rilasciata nel maggio scorso, in pieno clima Euroderby di Champions League, Piero Trapanelli aveva ricordato ai microfoni della Gazzetta dello Sport le emozioni vissute con il primo gol segnato con la maglia del suo Milan proprio contro l’Inter.
Il cambio di nome in periodo di dittatura: da “Milan Football Club” a “Milano”
“Da Milan Football Club a Milano? Milan e solo Milan. Quel nome lo hanno voluto Mussolini, il presidente della società e i giornali. Si doveva fare così, ma io quando giocavo, le poche volte che ho giocato, avevo la maglia del mio Milan. Rossonera, con le belle strisce larghe, il collo alto. E con quella ho esordito”.
Il gol nel derby e la partita con Meazza
“È stato il più bel giorno della mia vita. Un gol all’Inter, all’esordio. Gioco la mia prima partita da titolare nel Milan, non c’è Meazza, non c’erano tanti spettatori, ma il derby era il derby e io non avevo ancora compiuto diciotto anni. Una gioia indimenticabile, conservo ancora le fotografie. Il mio gol, le feste dei compagni. L’Arena non era San Siro, ma quello che ho provato quel giorno mi ha poi accompagnato per tutta la vita. Ho giocato con Meazza in attacco, qualche giorno dopo, la finale di Coppa Italia contro la Juve. Abbiamo pareggiato 1-1. Meazza era un mito. Sì, lui è stato l’Inter. Ma per me era il Balilla campione del Mondo. Lui aveva 32 anni e io neppure 18, lo guardavo estasiato. Gli davo del voi, perché allora il lei era proibito. Non potevo certo dare del tu a Meazza”.
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