il 06/07/2023 alle 14:57

Milan, il giornalista esalta Pioli: “Tanto arrosto e niente fumo”

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Il mercato affannoso e l’avvio in salita: Milan, sempre più dura“, l’editoriale del gironalista su Pioli e i rossoneri

Il Milan è senza dubbio una delle squadre più attive sul mercato in queste prime settimane. Già tre colpi in entrata: Sportiello, Loftus-Cheek e Romero, e una cessione eccellente: Sandro Tonali. Dopo il sorteggio del calendario della prossima Serie A, che ha messo il Milan di fronte ad un avvio di campionato assolutamente in salita, è tempo di fare le prime rilfessioni sul calciomercato, dato che già il prossimo lunedì sarà giorno di ritiro. Lo ha voluto fare anche il giornalista Alessandro Vocalelli sulle pagine de La Gazzetta dello Sport in edicola oggi. Il giornalista ha analizzato il mercato del Milan in funzione del calendario ed ha voluto tessere le lodi di Stefano Pioli, l’allenatore dei rossoneri.

pioli milan

“Sulla panchina del Milan Stefano Pioli, il Normal One dei tecnici italiani”

Ma Inzaghi, a cui i tifosi chiedono la stella, come si sta preparando a un anno decisivo? E Allegri? Già Allegri, chissà come starà vivendo questa estate di grandi cambiamenti. E Mourinho? Oh, sarà finalmente più sereno dopo gli annunci di Aouar e Ndicka? E Sarri? Avrà gli acquisti che gli sono stati promessi? È straordinario, per farla breve, come finiscano per fare notizia certi allenatori, che hanno la fortuna e il merito di stare sempre in copertina. Un destino che non sembra accompagnare Stefano Pioli, il Normal One dei tecnici italiani, tanto arrosto e niente fumo: uno scudetto e una semifinale di Champions nelle ultime due stagioni, con una squadra che la campagna acquisti (?) di un anno fa aveva addirittura indebolito. Sarà per il suo carattere, la sua professionalità estrema, la sua capacità di guardare sempre il bicchiere mezzo pieno, sarà tutto questo, ma in pochi sembrano preoccuparsi – al contrario di quanto succede per i colleghi – del suo stato d’animo. Sarà tranquillo? Preoccupato? In ansia? Fiducioso? Di sicuro, fra tutti, è quello che più aspetta notizie fresche e rassicuranti“.

Già, perché il Milan ha capito ieri – anzi ha capito ancora meglio ieri – che il tempo stringe e bisogna rimettere ordine in agenda. Lunedì ci sarà il ritiro, tra venti giorni le prime amichevoli negli Stati Uniti – con Real Madrid, Juve e Barcellona, roba che ti richiede già l’impegno massimo – il tutto per prepararsi a un avvio di campionato da far tremare i polsi. Uno che conosce e ama il ciclismo come Pioli, sa bene che affrontare le montagne già nelle prime tappe non è sicuramente il massimo. Molto meglio una partenza dolce. E invece la sua squadra debutterà a Bologna, ospiterà il Torino – insomma, due avversarie di assoluto rispetto – per poi infilare tre scontri diretti con Roma, Inter e Lazio nelle successive cinque giornate. Come dire che il primo ottobre ci sarà già da fare un primo bilancio. Che può segnarti già, almeno sul piano della serenità“.

“Pioli, la buona notizia per i tifosi del Milan. Conosce il calcio come pochi: per questo vuole Reijnders”

Sarebbe dura, anzi durissima, anche se i rossoneri fossero stati confermati in blocco e potessero contare su un impianto già collaudato. E invece no, tutto il contrario. Battuto sul filo di lana per Thuram, sorpassato su Frattesi, il Milan si guarda intorno e non può sfuggire alla consapevolezza – nel gioco degli specchi che ogni giorno regala il mercato – di fare una grandissima fatica a riconoscersi. Tornato a casa Brahim Diaz, ceduto Tonali, infortunato Bennacer, la squadra rossonera a oggi non ha letteralmente un centrocampo. Non nel senso magari poetico della parola, ma proprio in quello tecnico. Con l’arrivo di Loftus-Cheek si faticherebbe comunque a mettere insieme un reparto degno di tal nome. Una complicazione non indifferente, perché i movimenti difensivi sono importanti, studiare i tagli sulla trequarti altrettanto; ma è sempre lì – in mezzo al campo – che si decidono i sospiri e le geometrie di qualsiasi squadra. Ed è lì che bisogna lavorare con pazienza ancora maggiore, per trovare l’affiatamento e i tempi giusti“.

Insomma, c’è una partenza di campionato faticosissima che bisogna preparare e dunque – vale per tutti, ma ancora di più per Pioli – c’è la necessità di cominciare a piazzare le pedine giuste. Cominciando da Reijnders, che è stato indicato personalmente dall’allenatore. La vera, indiscutibile, buona notizia per i tifosi. Perché il Normal One dei tecnici italiani non finirà mai in copertina per le sue polemiche o per le sue frasi a effetto, ma conosce il calcio come pochi. Ed è una garanzia. A cui però va abbinato in fretta il libretto delle istruzioni. Perché una squadra può anche essere smontata, ma poi serve il tempo giusto – anche al tecnico più capace – per ricostruirla. Ecco perché il Milan ha il dovere, l’obbligo, di stringere adesso i tempi. Ed i bulloni. Il varo dei calendari non è solo un motivo di curiosità e interesse. Ma anche il segnale, chiaro, che il conto alla rovescia è già partito“.

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