Stefano Pioli parla anche del Mondiale. Ospite a “Sky Calcio Club” su Sky Sport con Fabio Caressa, queste alcune dichiarazioni dell’allenatore del Milan.

Sul Mondiale: si sta incentrando più sul gioco o sulle individualità? “Io credo che sia un mondiale di individualità, per un motivo semplice: Beppe (Bergomi, ndr) giocava la coppa del mondo dopo 2 mesi di ritiro. I giocatori hanno avuto circa una settimana di lavoro prima di Qatar 2022. Difficile per l’allenatore dare un’identità precisa per un gioco che possa emergere e svilupparsi in così poco tempo. Anche se, se posso permettermi, la Spagna gioca il miglior calcio di questi mondiali. In questo momento a livello tattico non ci sono state grossissime sorprese”.
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Come sarà riprendere? “Per chi ha riposato è stato un bene secondo me. Arriveranno a gennaio in buone condizioni fisiche e mentali. Chi gioca il mondiale non so come arriverà… sulla carta chi ha meno giocatori al Mondiale è avvantaggiato, ma poi si vedrà”.
Sullo stop dei campionati, Pioli conclude: “Noi del Milan abbiamo giocato fino all’ultimissima partita, contro la Fiorentina. Ed era comunque una sfida molto importante, ma non ho visto nessuno dei miei giocatori impegnati al Mondiale condizionarsi. Eppure è il sogno di ognuno. Buttarsi in un torneo così importante a distanza di una settimana dal campionato non sarà stato facile per loro”.
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