Stefano Pioli è stato intervistato da “L’Equipe” per l’edizione di oggi nel giorno in cui tocca al Milan contro il Napoli nei quarti di finale di Champions League. L’allenatore del Milan ha parlato del percorso fatto in queste tre stagioni e mezzo, del ruolo avuto da Zlatan Ibrahimovic, dei giocatori francesi del Milan e dei suoi colleghi come fonte di ispirazione. Qui tutte le dichiarazioni di Pioli al quotidiano sportivo transalpino.

Stefano Pioli intervistato sulle colonne de “L’Equipe” ha parlato del percorso che sta facendo il Milan in questi anni: “Stiamo percorrendo un cammino intrapreso tre anni fa ed eravamo lontani dai vertici europei. Sono fiero di vederla crescere, ma la storia del Milan è di giocare in Champions. Siamo felici, ma non dobbiamo fermarci qui”. In questa strada iniziata tre stagioni fa ha avuto un ruolo di slancio Zlatan Ibrahimovic. Queste le parole di elogio del tecnico dei rossoneri al famoso quotidiano sportivo francese: “Con Ibrahimovic, Kjaer e Saelemaekers siamo migliorati dal punto di vista tecnico e di carattere. Ibrahimovic non è un giocatore normale, ma un campione tecnico e morale, un modello, un punto di riferimento per un gruppo giovane come il nostro. È stato un sostegno enorme anche per lo staff”.
Pioli a “L’Equipe” ha ovviamente parlato dei giocatori nel giro della nazionale francese che militano nel Milan. L’allenatore rossonero ha dedicato dolci parole a Olivier Giroud: “Gli parlai un paio di volte in videoconferenza prima che firmasse. Sapevo che avremmo lavorato bene insieme: è un gran giocatore, di squadra, generoso, sempre positivo”. Per Pioli Theo Hernandez può ancora crescere: “Ha ancora un margine di miglioramento enorme, ma deve convincersene”. Su Mike Maignan sottolineata la sua caratteristica di essere un portiere esigente: “Non lo conoscevo prima di affrontarlo in Europa League quando con il Lilla venne a vincere da noi per 3-0. Si è rivelato anche migliore di quel che pensassi. È meticoloso, vuole sempre migliorare: è uno sfinimento per l’allenatore perché esigente, ma è anche motivato”. Infine, Pioli si è detto sorpreso positivamente da Pierre Kalulu: “Una gran sorpresa. Non ha mai mollato, migliora sempre e non è ancora finita”.
Stefano Pioli a “L’Equipe” ha rivelato gli allenatori a cui si ispira e di non basarsi solo sul risultato: “Guardiola e Ancelotti sono i migliori al mondo, non per le stesse ragioni. E seguo Arteta dell’Arsenal. Io mi baso sulle prestazioni, l’essenza del mio mestiere è di lavorare da squadra”.
Segui la nostra pagina Facebook per non perderti nulla di quello che succede nel mondo Milan!
Scarica QUI la nostra app per dispositivi Android. Rimani sempre aggiornato sulla tua squadra del cuore!
Scarica QUI la nostra app per dispositivi IOS. Rimani sempre aggiornato sulla tua squadra del cuore!
