Pellegri – 646 giorni out per infortunio nelle ultime 3 stagioni. Classe 2001, Pietro Pellegri non è stato esattamente l’emblema della continuità dal suo
arrivo al Monaco.
Esordisce a 15 anni in Serie A, segna il suo primo goal a 16. Sembra un predestinato.
Roma e Lazio le sue vittime, l’ultima con tanto di doppietta.
Sembra poter essere davvero lui uno dei talenti del futuro, tanto che il Monaco mette su di lui gli occhi e lo strappa al Genoa per una cifra superiore ai 20 milioni di euro (che sarebbe stata più alta al verificarsi dei presupposti per far maturare i 4 milioni di bonus, cui si aggiunge il 10% sull’eventuale futura rivendita).
Il Milan lo segue sfilare con lo sguardo nel suo tragitto verso il Principato fino ad oggi, quando l’esito negativo di questo primo triennio della sua avventura francese porta la dirigenza rossonera a rivalutare e trattare il suo ritorno nella madrepatria.
Un investimento convinto da parte dei biancorossi, ma che non sta avendo gli effetti sperati.
Ultimo sussulto una rete ai futuri campioni di Francia del Lille nel dicembre 2020.
Mancini, ct della Nazionale, gli aveva dato fiducia, facendolo esordire nel 2018 con gli azzurri: bollino di garanzia su qualità tecniche e fisiche da potenziale top del ruolo.
Tiro, presenza in area, colpo di testa, fisicità, Pietro ha tutto per essere un ottimo attaccante.
Il terzo attaccante parlerà italiano, con le liste UEFA che ne beneficeranno ulteriormente, con Tonali, Romagnoli, Florenzi e l’ex Genoa che completano il novero dei calciatori cresciuti in settori giovanili del campionato nostrano.
La speranza è che la condizione fisica assista Pietro.
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