Non ha avuto nemmeno il tempo di rendersene conto e di pensare più di tanto a cosa stava accadendo, si è trovato quasi catapultato in campo a causa dell’infortunio di Matteo Gabbia che, a sua volta, stava sostituendo bene il già infortunato Simon Kjaer.
Correva il 13 dicembre 2020, il Milan stava giocando contro il Parma e l’aneddoto appena menzionato riguarda il giovane Pierre Kalulu. In quel match il difensore fu schierato dopo una manciata di minuti proprio a causa dell’ennesimo infortunio che aveva falcidiato il reparto difensivo rossonero.
Da quel momento, complici le tante assenze, Kalulu è riuscito a mettere in mostra le sue qualità, pur non giocando nel suo ruolo naturale, ovvero quello di terzino destro. Le sue prestazioni, di volta in volta, sono cresciute (ha anche siglato un gol nella partita contro il Genoa), mettendo in mostra un talento che, se ben coltivato, potrà portare frutti importanti. Ma si sa, va dato tempo al tempo, e il ventenne non dovrà avere fretta ma continuare a non subire pressioni (o, comunque, tenerle a bada).
Tuttavia, a proposito di giovani calciatori, non tutti forse sanno che in famiglia non è l’unico a giocare a calcio, anche i fratelli maggiori sono calciatori.
Aldo Kalulu, classe ’96, è un’ala destra del Basilea ma l’esperienza più significativa della sua carriera, fino ad ora, pare essere quella vissuta con la casacca del Sochaux in Francia. La stagione in questione era quella 2017-2018 e Aldo collezionò complessiviamente 34 presenze, 12 reti e 3 assist, giocando anche con un po’ di continuità.
E che dire di Gedeon Kalulu? Più giovane di un anno rispetto ad Aldo, gioca in difesa come Pierre. Anche lui terzino destro che, alcune volte, viene impiegato anche da centrale e sino ad ora ha collezionato diverse presenze stagionali. Un bottino non malvagio, considerando che il più delle volte ha giocato per 90′.
Un dato curioso, che accomuna la gavetta calcistica dei tre fratelli, è il fatto che abbiano iniziato tutti e tre dalle giovanili del Lione, ma crescendo, sono approdati in altri club.
Insomma, in casa Kalulu il calcio non è certo qualcosa di sconosciuto … Anzi, probabilmente, Pierre Kalulu trarrà ispirazione anche dai due fratelli maggiori che, certamente, faranno sentire a lui tutto il loro sostegno come il resto della famiglia. Sarebbe curioso, un giorno, vederli giocare contro, di certo, lascerebbero da parte le emozioni e se la giocherebbero come i grandi professionisti sanno fare.
In casa Milan ci si augura che Pierre possa continuare ad accrescere e limare le sue doti nel migliore dei modi.
Il suo cammino in rossonero è soltanto agli inizi e, se il buongiorno si vede dal mattino, Pierre Kalulu potrebbe davvero diventare uno dei pilastri futuri di questo club. Le basi per lavorare ci sono, sia tecnicamente che fisicamente e il calcio sembra davvero far parte del DNA della sua famiglia, questo non va dimenticato. Non resta che aspettare la sua prossima uscita per apprezzarne le qualità. Buona fortuna, Pierre!
Valentina Alduini
photocredits acmilan.com