il 19/05/2022 alle 20:06

ESCLUSIVA – Piccinini: “Non pensavo che il Milan potesse arrivare all’ultima in testa. Il simbolo della stagione? Stefano Pioli”

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Il noto giornalista e telecronista Sandro Piccinini ha parlato in esclusiva ai microfoni di Radio Rossonera nel corso del Talk.

Dopo aver raccontato su Prime la partita del Milan a Madrid in Champions, ti saresti aspettato di vederlo primo a una giornata dalla fine?

“In quel momento no perchè onestamente in quella fase l’Inter sembrava avere le carte più in regola nonostante anch’essa abbia avuto momenti difficili. In quel momento era difficile decifrare un campionato che si prospettava abbastanza complicato. Ribadisco. In quel momento avrei messo un euro sull’Inter”.

Quali sono, secondo te, gli uomini simbolo di questa stagione?

“Intanto bisogna dire che questa è una squadra che va al di la dei singoli e questo è un grande merito dell’allenatore. Proprio per questo potrei fare tanti nomi come Tomori, Giroud per qualche gol pesante, Theo Hernandez, in altri momenti Bennacer e Kessie. Il fatto che ce ne siano diversi ci fa capire che questa è una squadra e non un insieme di singoli. Quando è così vuol dire che c’è un grande lavoro dell’allenatore e ancor prima della società. L’esempio che ci fa capire la qualità del lavoro della società è Maignan. Il Milan pur avendo un progetto ha dovuto fare delle rinunce importanti (Donnarumma) e le alternative sono state studiate da gente competente a prezzi ragionevoli. Questo emerge in questo Milan più che il singolo. Durante la stagione se calava qualcuno, subentrava un altro mantenendo un impianto di gioco di alto livello. E questo è solo grazie a Pioli”.

C’è stato un momento che ha sancito la crescita di questo Milan?

“Il gol di Tonali contro la Lazio è stato un gol fondamentale. Senza quella vittoria non staremmo qui a parlare di questo. Però quando in un campionato si arriva a vincere per pochi punti, è chiaro che le differenze sono minime e contano gli episodi come la papera di un portiere, un rigore sbagliato o un gol all’ultimo minuto. Se vogliamo fotografare un momento, oltre a Lazio-Milan, è difficile perchè ci sono tanti momenti anche di chi i punti li ha persi. Quando si arriva in volata gli episodi contano e contano gli episodi. Il dato importante è che il Milan ha lavorato bene”

Ti è piaciuto questo campionato?

“Dal punto di vista del pathos assolutamente si. Quando si decide all’ultima giornata vuol dire che è stato equilibrato a tutti i livelli. Dal punto di vista dei valori tecnici, rimane un campionato che non è più tra quelli importanti e belli. Questo è un dato di fatto e lo si vede quando ci confrontiamo nelle grandi partite di Champions

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