
Intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radiorossonera nel consueto appuntamento con il Talk, Peppe Di Stefano ha commentato così la vittoria dello Scudetto e la festa del Milan:
Una lunga camminata: “Non ho avvertito la fatica, l’adrenalina non me l’ha fatta pesare. Ieri non ho mai visto scene del genere, ieri è stata la festa del Milan. Ieri ho visto pochi bambini, e quindi ho visto una generazione che non è milanista, ma che lo diventerà. Le grandi vittorie, come quella di ieri, ti cambiano. Il pubblico del Milan ha dato una grande spinta, qualche punto l’hanno fatto anche loro“.
Com’è arrivata questa vittoria: “Il Milan dal gennaio 2020, basta guardare i numeri è primo in classifica. La vittoria del Leicester per quanto bella è stata una vittoria, la forza del Milan non è stata la vittoria, ma la vittoria grazie al progetto. Il Milan ha vinto con tante idee e nonostante avesse perso Donnarumma, Calhanoglu e poi tre o quattro pezzi pregiatissimi ha avuto la forza di rialzarsi e dare un senso alla stagione. Non è stato un miracolo sportivo ma un miracolo di programmazione“.
Qualcosa di speciale in questa stagione: “Io sono convinto che se il Milan tornasse domani ad allenarsi, ne vincerebbe altre 7 di fila. In molti dicono che il Sassuolo non ha giocato, ma è il Milan che si è mangiato il Sassuolo. Ha avuto un impatto devastante. Il Milan si adatta agli avversari ed è diventata una grande squadra, anche per il futuro”.
I talenti: “Il Milan è diventato grande anche grazie alla crescita dei suoi ragazzi. Leao è diventato devastante”.
Su Ibra: “Io spero rimanga, è il capopopolo e, come il Milan ha bisogno di lui, secondo me anche lui ha ancora bisogno del Milan”.
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