Dopo l’ufficialità di Pellegrino al Milan, parla il presidente del Platense: cifre, caratteristiche e curiosità sul nuovo rossonero
Dopo una campagna acquisti scoppiettante, il Milan mette a segno il nono colpo del suo calciomercato: ufficiale l’arrivo di Marco Pellegrino dal Platense di Martin Palermo. Il giovane andrà ad occupare l’ultimo slot nel pacchetto dei difensori centrali a disposizione di Stefano Pioli per la stagione 2023/2024. Di lui ne ha parlato il suo (ormai) ex presidente Sebastian Ordonez. Di seguito, la sua intervista integrale ai microfoni di Milanlive.it.

Trattativa, modalità e cifre
La trattativa tra Platense e Milan:
“La trattativa è andata bene, iniziando dalle conversazioni telefoniche o su zoom nelle quali ho conosciuto Antonio D’Ottavio e Geoffrey Moncada, già da lì c’è stato un avvicinamento e quindi si è tenuto un incontro qui a Milano al quale ho partecipato per avanzare un po’ la trattativa per la cessione di Marco al Milan. La seduta è durata 48 ore nella quale, in ottimi rapporti, ognuno curando i propri interessi, si è arrivati a chiudere la trattativa domenica. E così, oggi martedì, dopo che ha fatto le visite mediche, Marco ha potuto firmare il contratto”.
Modalità e cifre dell’operazione:
“L’affare si è chiuso a 3,5 milioni e 2 milioni di bonus al verificarsi di determinate condizioni. Per l’Atletico Platense resta un 10% per la futura rivendita”.
Le caratteristiche
Il suo allenatore l’ha definito un piccolo Samuel…
“Il paragone l’ha fatto Martin Palermo, colui che è stato compagno di squadra di Samuel e ha avuto Marco Pellegrino in quest’ultimo periodo. Chi meglio di lui può dirlo quindi. Per Marco è importante avere come riferimento un difensore centrale che è stato un idolo e un giocatore della Nazionale, ha giocato anche qui in Italia e per lui è importante. Speriamo riesca a fare lo stesso magari anche qualcosa in più. Siamo orgogliosi di lui e di accompagnarlo”.
Che tipo di giocatore sarà per il Milan Pellegrino?
“Marco è un giocatore strepitoso, una persona fantastica, educato e con principi e valori altissimi. Non ho dubbi su quello che riuscirà a fare al Milan e nella sua carriera sportiva, i livelli che può raggiungere non hanno limiti. Gliel’ho detto più volte. Sono cinque anni che lo conosco, ho sempre parlato molto con lui, gli ho detto che doveva restare concentrato perché prima o poi sarebbe arrivata l’opportunità ed è arrivata adesso. Le 17 partite che ha giocato con la prima squadra gli sono bastata per avere l’interesse del Milan e di tante altre squadre. Un risultato importante e penso che quel risultato sia dovuto alla sua convinzione, alla sua testa, alla sua formazione. Spero davvero possa raggiungere livelli altissimi e che diventi una delle figure del calcio mondiale”.
Ma può fare anche il terzino sinistro?
“Sì sì, certo. Grazie alla sua velocità, alla sua forma, la sua uscita palla al piede e al controllo palla. Si adatta bene anche in quel ruolo. Ovviamente la sua posizione naturale è il centrale di sinistra ma penso che può giocare sulla fascia se l’allenatore ne dovesse avere bisogno, lo farebbe nel migliore dei modi per la sua intelligenza, perché la testa e l’intelligenza è uno dei suoi punti di forza”.
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