Il nono acqusito del Milan Marco Pellegrino si è presentato per la prima volta ai giornalisti da rossonero in conferenza stampa
Ecco il nono colpo di mercato del Milan: Marco Pellegrino. Classe 2002 nato a Buenos Aires, Argentina, il ragazzo arriva alla corte di Stefano Pioli per rinforzare il reparto difensivo e soprattutto per allungarlo numericamente, dopo la partenza di Matteo Gabbia. Il calciatore è arrivato al Milan a titolo definitivo, firmando un contratto quinquennale fino al 2028. Al Platense, sua vecchia squadra, arrivano 3.5 milioni di euro più 2 di bonus e il 10% sull’eventuale futura rivendita, stando a quanto riportato di Gianluca Di Marzio.
La conferenza stampa di Pellegrino
“Buongiorno a tutti. Quando iniziamo a giocare a calcio tanti sono i sogni nella nostra testa. Per me è stato tutto molto veloce. Giocavo con il Platense fino a pochi giorni fa, ho giocato una ventina di partite, e già era un sogno, e adesso sono qui. Diciamo che è andato tutto benissimo”
Puoi diventare un difensore goleador?
“Sono molto giovane, agli inizi. In passato ho fatto qualche gol nelle competizioni giovanili e speriamo di poter fare molti gol in futuro”
Come sono andati i primi giorni di allenamento?
“Sono arrivato da poco, ho già fatto qualche allenamento. Il gruppo mi sta aiutando tanto dal punto di vista tecnico. Ho parlato con Pioli, una persona eccellente. Mi sta aiutanto molto dal punto di vista tecnico e tattico. È una cosa diversa dall’Argentina. Mi sto adattando e miglioro di giorno in giorno”
Cosa pensi della storia del Milan e chi è il tuo idolo?
“Sappiamo la storia del Milan, una delle squadre più forti e importanti al mondo. È una grande responsabilità essere qui, ma è una cosa meravigliosa per me. Idoli? Ho già parlato di Sergio Ramos. Anche Paolo Maldini per quanto riguarda la storia del Milan”
Come ti sei trovato finora e cosa puoi dare al Milan?
“Qui a Milano ho trovato qualcosa di completamente nuovo, ma bellissimo. Sono stato accolto al meglio, ho visto le strutture, il team… è una cosa incredibile, parliamo di una qualità altissima. Io cercherò di dare il mio contributo in ogni momento. Sono un giocatore bravo in marcatura, veloce. Sarà sempre a disposizione in base alle scelte del tecnico per aiutare la squadra”
Cosa ti ha insegnato il tennis?
“Da piccolo ho fatto sia tennis che calcio, poi ho celto il pallone verso i 14 anni. Il tennis è diverso, si gioca da soli. Serve una personalità molto forte, vivere vari momenti e sapere come affrontarli. Sicuramente questo mi ha dato un grande aiuto”
C’è un consiglio particolare che Martin Palermo (allenatore del Platense ndr) ti ha dato?
“Si. Lo stimo tantissimo. Mi ha fatto debuttare, ha sempre avuto fiducia in me e questo non lo dimenticherò mai. Ho palrato con lui e mi ha dato i suoi consigli. Mi ha detto che sarebbe stata una cosa nuova, anche complicata, perché il calcio non è semplice. Ma mi ha detto che sarebbe andato tutto bene, che devo giocare al meglio, con tranquillità, imparare molto, guardare tante partite, partecipare agli allenamenti. Con i suoi consigli sicuramente migliorerò”
Sei un difensore centrale, ma puoi fare altri ruoli?
“Sono un difensore centrale, ma ho giocato anche terzino sinistro e anche con Palermo in una linea a tre. Naturalmente, però, mi riconosco come centrale sinistro”
Palermo ti ha paragonato a Walter Samuel, ti rivedi?
“Ho sentito quello che ha detto ed è un onore per me. Samuel è stato un grandissimo, storico per l’argentina. In certe cose gli somiglio, ma ovviamente in altre no. Chiaramente mi piacerebbe seguire il suo cammino”
Anche Thiaw è arrivato a fine mercato, e ora è un titolare. Può essere questo un obiettivo per te?
“Adesso sto pensando ad adattarmi al meglio alla squadra. Tutto il tempo che passerò qui lo sfrutterò per migliorare piano piano, imparando ogni giorno. Mi piacerebbe aumentare i minuti di gioco ovviamente, è un mio obiettivo”
Qual’è il tuo obettivo per la stagione?
“Come posso essere soddisfatto? Sicuramente voglio giocare, imparare e crescere. Sono qui anche per imparare, alla fine parliamo di un grande salto in avanti. Sarà circondato da giocatori di altissimo livello. Sono qui per ascoltare i consigli. Voglio aumentare i minuti di gioco, le convocazioni… questi sono i miei obiettivi. E piano piano partecipare sempre di più”
Hai parlato con Pioli della tua posizione in campo?
“Mi sono allenato come centrale in questi giorni. Sono l’unico mancino, ma sfrutto questi allenamenti per allenarmi in quella posizione. Ma non ho ancora parlato della posizione in modo preciso. Vedremo giorno dopo giorno, ma per ora direi difensore mancino”
Hai parlato con i tuoi nuovi compagni di reparto? Cosa vuoi imparare da loro?
“Li ho consociuti e ho parlato con loro. Mi hanno accolto nel migliore dei modi. Non ho potuto parlare con loro quanto avrei voluto, c’è molto da fare. Ma li sto studiando, la loro posizione, il loro modo di giocare, l’aggressività in marcatura. Piano piano nei prossimi giorni parlerò con loro e cercherò di fare tutto quello che posso”
Nella storia del Milan ci sono tanti campioni brasiliani. In questa finestra siete arrivati tu e Luka Romero. Volete dimostrare che si può creare una grande tradizione anche di argentini nel Milan?
“Luka mi sta aiutando tanto nel mio processo di adattamente. È un caso che siamo due giovani argentini in rosa. Chiaramente serreremo i ranghi e ci aiuteremo l’un l’altro“.
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